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Danni da cinghiali, Coldiretti Umbria: ancora non ci siamo!
Pur prendendo atto dell’impegno sul problema cinghiali profuso dall’Assessore regionale all’agricoltura, come con il Regolamento sul prelievo venatorio tramite caccia di selezione e da ultimo con la Delibera della Giunta Regionale che riduce il termine previsto per gli interventi di urgenza, ribadiamo la necessità di provvedimenti sistematici, condivisi e più incisivi.
Una richiesta, quella di maggiore tempestività degli interventi di urgenza – spiega Albano Agabiti presidente Coldiretti Umbria – che abbiamo espressamente indicato, insieme ad altre misure, anche nel nostro Manifesto “Tuteliamo territorio e imprese”, ma che ancora l’ultimo provvedimento adottato non soddisfa.
Occorre – aggiunge Agabiti – una strategicità univoca, coordinata e omogenea, che vada oltre al susseguirsi di interventi che agli occhi delle imprese agricole potrebbero risultare solo come un ennesimo “palliativo”.
Come Coldiretti, come previsto dal nostro Manifesto – prosegue il direttore regionale Mario Rossi – continuiamo a chiedere un impegno e un’azione più ampia che implichi la collaborazione di tutti e che possa sciogliere i tanti nodi che la questione porta con se, come quelli di un censimento della popolazione degli ungulati, della gestione dei Parchi, ma anche dei danni e delle “risorse” a disposizione, con una necessaria “fotografia” quanto più vicina alla realtà che possa aiutare nelle scelte da mettere in campo.
Se come sembra ormai appurato – conclude Rossi – ci troviamo di fronte ad un sistema di gestione della fauna selvatica che non ha funzionato al meglio, serve un’impostazione organica delle misure da adottare, su cui anche il fattore tempo risulta decisivo.
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