di Martina Rastelli
Nero Norcia, risorsa del tartufo, riflessioni su potenzialità e problematiche. Un clima primaverile e una numerosa presenza di visitatori hanno caratterizzato il primo sabato di Nero Norcia, la mostra mercato del tartufo nero pregiato e dei prodotti tipici.
Un dibattito si è tenuto a Piazza San Benedetto durante il primo sabato della mostra: ‘La risorsa tartufigena del territorio: potenzialità, problematiche e prospettive future”.
Il disegno di legge presentato dai senatori sul ‘Testo unificato sui tartufi’ è stato la centralità di questo dibattito. Il disegno di legge intende adeguare e aggiornare “un quadro normativo ormai vecchio di oltre trent’anni” come dice Morroni.
I partecipanti
Al convegno, moderato dalla professoressa del Dipartimento di agraria dell’Università degli studi di Perugia, Domizia Donini, hanno partecipato: il vicesindaco di Norcia Giuliano Boccanera, i senatori Francesco Mollame e Mino Tarrico, componenti della Commissione agricoltura del Senato e tra i primi firmatari del disegno di legge in questione, il professore dell’Università degli studi di Padova Enrico Vidale, Pietro Oieni del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e Roberto Morroni, assessore alle politiche agricole e agroforestali della Regione Umbria.
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Gli interventi
Molte persone hanno fatto sentire la loro voce durante questo dibattito. Primi fra tutti Morroni e Mollame che hanno entrambi ribadito l’importanza di un quadro normativo aggiornato che agevoli i produttori e i consumatori nella commercializzazione dei prodotti.
“L’Umbria ha il primato nel settore della produzione e della trasformazione e per questo i frutti della nostra terra devono essere espressi a pieno in tutte le loro potenzialità” -ha detto Morroni- a cui segue l’intervento di Mollame: “Il tartufo è un patrimonio culturale ed economico della nostra nazione. Il disegno di legge intende normare tutte le tematiche legate alla tartuficoltura, dalle regole fondamentali per cavare i tartufi alle norme per commercializzarli, passando per il rispetto delle tartufaie controllate e coltivate”.
Un altro intervento è stato fatto da Tarrico che sottolinea l’importanza di salvaguardare il tartufo sia sul fronte ambientale che commerciale.
“Ci sono territori dell’Italia e dell’Europa che prima non curavano i tartufi, che stanno diventano tartuficoltori con l’unica finalità di fare reddito. Il rischio è di compromettere l’immagine del tartufo”- ha commentato Tarrico-, che conclude: “noi abbiamo una serie di regioni che hanno già delle norme mentre ci sono aree del Paese che non hanno regole. Occorre quindi una norma Nazionale che inquadri le leggi regionali”.
L’ultimo intervento è stato fatto dal presidente dell’Associazione nazionale Città del tartufo Michele Boscagli: “Oltre alla tracciabilità del prodotto e la salvaguardia dell’ambiente, chiediamo che nella nuova legge vengano previste delle risorse che possano aiutare chi vuole coltivare il tartufo e chi va a cercare i tartufi nei terreni liberi ma ha bisogno di un aiuto per il mantenimento del territorio”.
Nero Norcia è finanziata dal Psr per l’Umbria 2014-2020 Misura 19.3.1.09 ‘Promuovere la rinascita’.
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