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Coronavirus, test rapidi in strutture private, la posizione della Lega “La Regione Umbria sta già facendo molto sul tema dei test rapidi per le persone esposte a rischio contagio e ogni iniziativa è inserita in un più complesso quadro di interventi volti al contrasto del diffondersi del virus. Non è auspicabile agire fuori da questo schema“. Così i consiglieri regionali della Lega Umbria intervengono sulla possibilità di far svolgere i test rapidi dalle strutture private.
Umbria tra le prime regioni a partire con test rapidi
“Auspichiamo che le parti in causa agiscano con ragionevolezza e si attengano al percorso intrapreso dalla Regione – proseguono – L’Umbria è stata una delle prime realtà a partire con i test rapidi nel contesto di una sperimentazione condivisa con l’Istituto superiore della sanità e supervisionata dal Comitato scientifico di cui fanno parte professionalità dell’Università di Perugia, alle quali spetta il compito di fornire indicazioni e strategie a supporto delle azioni che verranno adottate dalla Giunta.
Iter innovativo
Si tratta, quindi, di una sperimentazione che non ha costi per il cittadino ed è condotta con la massima attenzione. La Regione Umbria ha avviato un iter innovativo che sta già dando i primi risultati importanti e che servirà per calibrare la validità dei test stessi e la loro utilizzabilità nel merito degli interventi volti a contenere il diffondersi del virus in Umbria. Bisogna proseguire su questa strada“.
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