Umbria, approvata legge regionale contro gli sprechi di cibo
PERUGIA – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato all’unanimità la proposta di legge riguardante la “Promozione delle attività di donazione e distribuzione a fini di solidarietà sociale di prodotti alimentari, non alimentari e farmaceutici”, scaturita da due distinte iniziative: una dei consiglieri di maggioranza Carla Casciari (Pd) e Silvano Rometti (Ser), l’altra dell’esponente dell’opposizione Marco Squarta (Fdi).
“Esprimo soddisfazione per l’approvazione di questa legge nata da una mia proposta originaria, che si è unita a quella successiva dei consiglieri Casciari e Rometti. Abbiamo superato le distinzioni politiche arrivando ad un unico provvedimento che ha avuto mesi di approfondimenti in Commissione”. È quanto dichiara il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Marco Squarta, commentando l’approvazione da parte dell’Assemblea legislativa della legge che promuove le attività di donazione e distribuzione a fini di solidarietà sociale di prodotti alimentari, non alimentari e farmaceutici. “Con questa legge oggi l’Umbria – conclude Squarta – è più civile. Si tratta di un primo e concreto segnale a favore della lotta contro la povertà. La sola idea che i miliardi di euro quantificati di cibo sprecato in Italia ogni anno potrebbero sfamare milioni di italiani, ci fa capire l’importanza di questa legge. Anche in considerazione dei recenti dati sulla povertà in Umbria che descrivono la nostra regione come una di quelle maggiormente in difficoltà”.
“L’Umbria con la legge approvata oggi è una regione più etica e civilmente impegnata”. È quanto dichiarano i consiglieri regionali Carla Casciari (Pd) e Silvano Rometti (SeR). “La legge che promuove le attività di donazione e distribuzione a fini di solidarietà sociale di prodotti alimentari, non alimentari e farmaceutici – proseguono Casciari e Rometti – è una norma giusta e necessaria che, infatti, ha trovato l’approvazione unanime da parte dell’Assemblea Legislativa.
Lo spreco ai giorni nostri non è più tollerabile, anche in considerazione delle gravi situazioni di povertà e disagio che il prolungarsi della crisi ha determinato in tanta parte della popolazione. Analisi e studi di settore ci dicono che la strada da seguire è quella del recupero e del riuso in un’ottica di economia circolare che con l’atto approvato trova sostanza e certezze anche in Umbria”. “Con questa legge – concludono – ci siamo dotati di uno strumento che, ad ampio raggio, coinvolge istituzioni locali, imprese, organizzazioni e associazioni di volontariato e singoli cittadini nella costruzione di un modello virtuoso di consumo, dove le azioni responsabili di ciascuno sposano valori ambientali e sociali sostenibili”.
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