Marcia PerugiAssisi, Catiuscia Marini, in cammino con Aldo Capitini e Francesco di Assisi

Marcia PerugiAssisi, Catiuscia Marini, in cammino con Aldo Capitini e Francesco di Assisi

“Marciamo insieme per manifestare il nostro no a ogni forma di violenza e intolleranza”. È l’appello che lancia la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini🏳‍🌈🏳‍🌈🏳‍🌈, che questa mattina, sotto la pioggia, era a marciare con il popolo della Bandiera Arcobaleno.  “L’Umbria – ha detto la presidente – , da sempre terra dove è grande l’impegno per la cultura dell’inclusione, dell’integrazione e del dialogo, si prepara ad accogliere domani il popolo della pace, un popolo composto da movimenti, associazioni, studenti, rappresentanti delle istituzioni, cittadini, che sarà in cammino ancora una volta dalla città di Aldo Capitini  alla città di Frate Francesco.

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«Questa Marcia – aggiunge -, che si svolge a 100 anni dalla Grande Guerra, a 70 anni dall’entrata in vigore della Costituzione italiana e a 50 anni dalla morte di Capitini, mostra ancora una volta che è necessario l’impegno 🏳‍🌈🏳‍🌈🏳‍🌈🏳‍🌈individuale e collettivo per la nonviolenza, contro l’odio razziale, per il rispetto dei diritti umani e della dignità delle persone».

Marini non si lascia sfuggire l’occasione per focalizzare il senso di questa marcia , a “cominciare dai migranti – dice – che lasciano i propri Paesi a causa di guerre e carestie, contro le forme di violenza che crescono nella società nei confronti delle donne ed i fenomeni di bullismo presenti nelle giovani generazioni”.

“Tre giorni in cui la città di Perugia – ha aggiunto – è ed è stata piena di migliaia di studenti, quella meglio gioventù che nella rete delle scuole per la pace lavora ogni giorno per far crescere una cultura della pace, del rispetto delle persone”.

«Oggi, dunque, sarà ancora una volta una grande Marcia della pace – conclude -, di un popolo consapevole che vuole reagire con impegno individuale e collettivo ad ogni forma di violenza e di intolleranza. Come scriveva Aldo Capitini ‘se avessi dovuto escludere chi minimamente non conviene nella non violenza come l’intendo io, chi avrei avuto con me nella marcia? Meglio, forse, la mia riluttanza al rumore, e convocare molti per avvertire e parlar chiaro, per sollecitare quella elevazione dell’opposizione, nel che è probabilmente l’avvenire del mondo e che è il problema centrale del secolo. Oggi siamo tutti insieme, Regione, Comuni e Province dell’Umbria per ribadire il nostro impegno per la pace e per i diritti umani».

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