Università di Perugia: Quadro positivo emerge dal rapporto AlmaLaurea 2024
Il rapporto 2024 del consorzio interuniversitario AlmaLaurea presenta un quadro “decisamente positivo” per l’Università degli Studi di Perugia. Il rapporto, che analizza le performance formative di circa 300 mila laureati del 2023 e la condizione occupazionale di 660 mila laureati di 78 università italiane, rivela che il 90,3% dei laureati è soddisfatto della propria esperienza universitaria.
Secondo il rapporto AlmaLaurea, l’Università degli Studi di Perugia ha visto un aumento dello 0,5% dei laureati stranieri (3,8%) e del 3,3% dei laureati provenienti da fuori regione, pari al 37,5%. Questa percentuale sale al 40,8% tra i laureati magistrali biennali, confermando il trend in crescita dell’anno precedente.
L’età media alla laurea rimane stabile a 25,9 anni, mentre il voto medio scende di 0,2 punti (105,2). Il rapporto evidenzia anche un aumento della percentuale di laureati che hanno avuto un’esperienza all’estero riconosciuta dal corso di laurea, che si attesta al 7,0%, e di coloro che hanno svolto un’attività lavorativa durante gli studi universitari (65,5%).
Nonostante un lieve calo dello 0,8% nel 2024, la soddisfazione per le aule universitarie si attesta al 77,2%. L’Università sottolinea l’ottima soddisfazione nel rapporto con i docenti (88,3%) e la percezione della sostenibilità del carico di studio, ritenuta soddisfacente per l’82,4% degli studenti intervistati.
Sul fronte dell’occupazione, il valore degli occupati tra i laureati triennali che hanno scelto di non proseguire il percorso universitario aumenta al 76,9%. Inoltre, il 78,8% dei laureati magistrali considera il titolo acquisito molto efficace o efficace per trovare lavoro, un dato superiore alla media italiana del 75,7%.
Questi dati, sottolineati dalla stessa Università, confermano l’efficacia dell’Università degli Studi di Perugia nel fornire un’istruzione di alta qualità e nel preparare i suoi studenti per il mondo del lavoro.
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