Test Medicina, boom candidature, anche quest’anno esercito di esclusi

Leggetevi la lettera di Mariangela V., una 18enne delusa (2020}

Test medicina, riforma doppia chance per entrare, non premia merito

Test Medicina, boom candidature, ci sarà un esercito di esclusi

Cambia il test ma non lo stress. A rincuorare lievemente le migliaia di studenti che anche quest’anno si preparano a contendersi l’accesso alle facoltà di Medicina e Chirurgia a numero chiuso i piccoli cambiamenti apportati al test di ammissione: meno domande di cultura generale e 720 posti in più disponibili. Ma qual è il metodo di studio da seguire per preparare al meglio le ultime settimane a disposizione prima delle prove di settembre? Quali sono i testi cui affidarsi per l’ultimo ripasso? Come va organizzato il tempo che rimane, e quanto ne va dedicato al proprio benessere psico-fisico? Per aiutare gli aspiranti camici bianchi ad affrontare al meglio la stressante selezione, Consulcesi ha messo a punto un manuale di “rapid learning”.

Disponibile gratuitamente online, il “Manuale di sopravvivenza al Test di Medicina 2022” racchiude informazioni operative e dettagliate sugli argomenti oggetto di domande specifiche alle singole materie, ma anche consigli su come gestire il tempo tra ripasso teorico e simulazioni pratiche e una bibliografia e sitografia aggiornate.

Un’ansia comprensibile se si pensa che l’hanno scorso per i 14.020 posti si erano presentati in 55.117. Quest’anno sebbene i dati complessivi sulle candidature non siano stati ancora resi pubblici dal Ministero dell’Università e della Ricerca, quanto emerge dai dati parziali degli atenei lascia pensare che la competizione, nonostante i 14.740 posti disponibili, sarà altrettanto se non più dura.

Il primo segnale arriva dalla Bicocca di Milano per il corso di laurea di Medicina e chirurgia in lingua inglese: sono infatti 929 (674 femmine e 255 maschi), come fa sapere l’ateneo milanese, gli iscritti al test di quest’anno, il 25 per cento in più rispetto al 2021, quando i candidati sono stati 740.

Ma il numero dei candidati alle facoltà di Medicina e Chirurgia rispetto all’anno scorso è aumentato verso pressoché tutti gli atenei che ad oggi hanno pubblicato i dati.

Fatta infatti eccezione per l’Università di Padova che nel 2021 aveva registrato 2738 iscritti per 86 posti contro i 1488 di quest’anno, l’Università di Catanzaro è passata dai 1142 candidati del 2021 ai 1547 di quest’anno, per un totale di posti rimasto invece invariato a 352. Simile situazione registra l’Università di Messina che vede 1488 candidati contro i 1072 dell’anno scorso, per 406 posti.

Meno ma pur sempre aumentati, gli scritti al test di ammissione presso l’Università di Pisa che per i 290 posti confermati dall’anno scorso vede 1278 pretendenti contro i 1179 registrati nel 2021 e l’Università di Siena che conta circa 50 iscritti in più (713 del 2021, 771 nel 2022) per i 250 posti.

Ci sono invece più posti disponibili all’Università di Torino che dai 359 del 2021 ne prevede 477 per l’anno 2022/2023, sebbene con una crescita di domande che passano dalle 2259 a 2517.

Si rinnova e cresce infine anche l’interesse per l’Università di Varese Insubria che per i suoi 171 posti, quest’anno come l’anno scorso, vede 1666 candidati contro i 1475 del 2021.

“La riduzione delle domande di cultura generale a favore delle materie disciplinari e l’aumento dei posti disponibili sono sicuramente segnali positivi e sicuramente tra le ragioni di un rinnovato interesse negli studenti, come dimostrano i dati parziali emersi sul gli iscritti ai test”, dichiara Massimo Tortorella Presidente Consulcesi che da anni si fa portavoce del desiderio degli studenti italiani di vedere riformato l’attuale sistema di selezione.

“Si prevede quindi una competizione non meno dura degli altri anni. In un contesto dove, guardando anche agli anni precedenti, possiamo ipotizzare che entrerà circa 1 studente su 5, “trappole” e “distrattori” possono avere la meglio sulle conoscenze, compromettendo definitivamente il risultato della prova più importante (almeno finora) per il futuro professionale di molti.”

Nasce da questa consapevolezza la guida pratica per aiutare gli studenti a trarre il meglio dal difficile studio estivo e non ‘auto-boicottarsi’ nel giorno della prova: dalla struttura del test dall’individuazione delle materie da ripassare fino alle possibili irregolarità che possono verificarsi durante lo svolgimento. Il tutto arricchito da una nutrita appendice, con simulazioni da svolgere e rimandi a fonti di letteratura scientifica.

“Così, mentre attendiamo riforme più incisive ed efficaci e attendiamo di vedere gli effetti di quelle annunciate per l’anno prossimo ancora avvolte da molti interrogativi, noi di Consulcesi vogliamo stare vicino ai tanti giovani desiderosi di diventare professionisti della salute mettendo a loro disposizione l’esperienza dei nostri consulenti”.


LA LETTERA

“Gentile Ministro della Salute e desiderati uomini del governo,

Mi rivolgo a voi, votati democraticamente e coscienziosamente, immagini dello Stato nelle cui mani è concentrata la salute del popolo italiano.

Sono una ragazza di 18 anni che deve sottoporsi al test di ingresso per la Facoltà di Medicina e Chirurgia il 3 Settembre come tanti altri.

Siamo tutti a conoscenza della vita che hanno trascorso molti ragazzi in queste vacanze tra discoteche e viaggi e sappiamo quanto questo abbia gravato sulla condizione pandemica in parziale decollo già presente.

Ho tanti amici che hanno contratto il virus e che faranno il test di Medicina perché nessuno di loro ha  intenzione di ignorare un anno di studi effettuato e mirato al superamento del test.

“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.”

Avvilita dall’Art. 34 della Costituzione Italiana sovrascritto, vi chiedo aiuto per sciogliere un pungente groviglio morale che mi pesa nella coscienza.  Ed è il seguente:
Voler fare il medico ed essere costretta ad accettare il compromesso di rischiare di far ammalare tante persone per poterlo realizzare e far questo con il nobile proposito futuro di curarne altrettante.

Non le sembra un controsenso?
Dov’è la tutela della salute intesa come interesse della collettività?

I test d’ingresso alle varie facoltà universitarie sono in auge ormai dal decreto ministeriale di Ortensio Zecchino del 1987 e sono diventati una giusta tappa di crescita per tutti i ragazzi.

Tuttavia questo non vale per la facoltà di Medicina.
“Ci servono medici” si sente dire spesso. Questa frase manifesta la falsità dei motti “c’é la faremo…siete eroi!” Tanto sbandierate in questo periodo.

Il medico serve allo Stato, ma lo Stato non serve al medico.
Un medico può fare il politico, ma il politico non potrà mai fare il medico.

Stato ricordati di questo!!!

L’essere umano si ammalerà sempre  senza la. Sua volontà ma fino a quando vorrà essere governato così?

Il test di Medicina nasce perché tantissimi ragazzi volevano intraprendere questo fantastico percorso per il bene della collettività, ma le aule universitarie erano troppo piccole per garantire una soddisfacente frequentazione a tutti.
Nascono per motivi di spazio.
Quest’anno motivi di spazio, razionalmente, non ci  devono essere.

Le frequentazioni scolastiche e universitarie dovranno rimanere  telematiche almeno fino a febbraio, se non di più.

Quest’anno il Test servirebbe solo per dare un ultima spruzzata di virus tra i ragazzi che sappiamo ormai esserne vulnerabili tanto quanto gli anziani. Questi stessi ragazzi poi lo porteranno alle loro famiglie quando correranno da tutti quei genitori in attesa per informarli con entusiasmo circa quella prova così importante.

Qualcuno di loro si infetterà in quell’occasione e qualche ragazzo morirà e qualche genitore pure e arriveranno a maledire la loro decisione di aver ambito a diventare medici. Se non avessero partecipato a quel test forse…

Questo test finalizzato ad insegnare in un futuro a dare vita, darebbe solo morte e odio.

Ad oggi, 17 Agosto, questo scenario è perfettamente realizzabile.

Non serve giustificare la permanenza del test ricorrendo agli interessi economici perché ormai le iscrizioni sono state già tutte pagate e lo stesso vale per gli assai dispendiosi corsi di preparazione universitari.
Inoltre è doveroso dichiarare che questo test non garantisce alcuna qualità superiore nel personale medico sanitario, poiché come sostengono tutti coloro che fanno Medicina e ai quali vi rivolgerete quando starete male, si tratta di una ancestrale Selezione Naturale Darwiniana.

Non asservitevi a niente fuorché la coscienza, impegniamoci per evitare che i congetturati e letali danni seguiti agli scrupolosi ritardi informativi da parte di Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore dell’Oms,  si ripetano.

Avete sempre investito nella Ricerca il giusto necessario per evitare che gli ospedali fallissero, i medici da sempre lavorano senza tregua e con il massimo dell’onestà e della dedizione.

Sono rimasti sempre fedeli al giuramento di Ippocrate curando tutti “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”, come echeggia la nostra Costituzione.

“Primum non nocere”, “Prima cosa, non nuocere”.

E’ questo che ci comanda Ippocrate, è questo ciò che noi giuriamo.
Voi ci chiamate a nuocere… per voi la morale vale niente davanti l’economia, ma per noi no.

Che dobbiamo fare?

Per non nuocere non dovremmo presentarci in massa al test, questo farebbe venir meno un’intera generazione di medici. Nuoceremmo lo stesso.

Ho frequentato il Liceo Classico e utilizzo il verbo “echeggiare” perché la situazione sanitaria e sociale è diventata così aspra che quest’articolo risulta ormai vinto e flebile. La gente più semplice che piange parenti morti a causa della pandemia SARSCovid-19 accusa voi, proprio voi, sostenendo di non essere stati curati per la loro indigenza.

Capite i medici! Voi li trattate male, li calpestate, li fate penare per diventare medici e poi non vi fate scrupoli per usarli come carne da macello nelle situazioni di emergenza …tuttavia loro vi aiuteranno lo stesso.

Dante diceva “l’amor che muove il sole e l‘altre stelle”, questa è la lingua che muove i Medici. Se la vostra è l’egoismo e agite ad esclusivo fine utilitaristico, allora vi dico: Salvate i vostri medici futuri per la vostra salute.

Dunque che fare?

È opportuno abolire il test di ingresso momentaneamente fino alla fine della pandemia indipendente dagli anni che ci vorranno. Bisogna reintegrare la classe medica con le risorse di cui disponiamo.

È meno costoso formare ragazzi italiani che importare medici dall’Estero.

Ergo, per assenza di motivi in contrasto, è indispensabile reintrodurre la libera richiesta di iscrizione e frequenza per questa Facoltà”.

Mariangela V. 

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