Studenti in piazza a Perugia, “nessun merito a questo governo”
Oggi si è svolta la manifestazione studentesca promossa dalla Sinistra Universitaria – UDU Perugia, da Altrascuola – Rete degli Studenti Medi e dall’Unione degli Studenti Umbria, Link Coordinamento Universitario Perugia e Una Regione Per Restare. Il corteo, partito da Piazza Partigiani alle 9:30, si è concluso in Piazza Italia con una serie di interventi. Al centro i temi che stanno più a cuore agli studenti.
“Nonostante le numerose manifestazioni studentesche e le proposte concrete che abbiamo avanzato come rappresentanti UDU, dalla Regione non sono arrivate risposte concrete per la risoluzione della gravissima crisi abitativa che ha colpito gli universitari.” ha affermato Margherita Esposito, Coordinatrice della Sinistra Universitaria – UDU Perugia, “Quest’anno, come abbiamo ribadito più volte in piazza, alle istituzioni e negli organi di rappresentanza, a causa dei tagli e delle incurie della Regione per la prima volta moltissimi studenti idonei al servizio abitativo non avranno un alloggio. Questo significa che il diritto alla casa degli studenti svantaggiati non sarà garantito. Tutto ciò si inserisce in un contesto di grave crisi abitativa: sono tantissimi gli studenti fuorisede che non riescono a trovare una stanza a Perugia, e se la trovano la pagano a un prezzo altissimo. La Regione deve fare qualcosa, e deve farlo ora!”
“Non è possibile che ad oggi, per muoversi dopo le ventidue non ci sia nessun servizio di trasporto pubblico disponibile” ha affermato Matias Cravero, Presidente del Consiglio degli Studenti di UniPG, “questo impedisce ai più giovani di partecipare alla vita associativa e aggregativa di Perugia e aumenta l’inquinamento e il rischio di incidenti stradali notturni. Perciò chiediamo con forza la reintroduzione di GIMO, il servizio di mobilità notturna frutto di una proposta di UDU e Rete che ha funzionato molto bene in passato, come ci dicono i dati, dimostrando che la mobilità notturna è utile e sostenibile!”
Nonostante la grande vittoria di UDU
“Un altro grande problema è il costo per niente accessibile del servizio di trasporto pubblico locale” ha aggiunto Francesco Palmiotto, Presidente della Consulta Studentesca di Perugia, “nonostante la grande vittoria di UDU sull’abbonamento unico regionale a 60€ per gli universitari, ancora molte categorie di giovani sono costrette a pagare cifre esorbitanti per gli abbonamenti se paragonate a quelle del resto d’Italia, in primis noi studenti delle scuole superiori. Perciò come Rete degli Studenti Medi chiediamo l’estensione immediata dell’abbonamento regionale agevolato a tutte le categorie di studenti”.
“Siamo scesi in piazza anche per ribadire l’importanza del benessere psicologico e per la tutela dei consultori.” ha concluso Anna Pierucci, Coordinatrice di Altrascuola – Rete degli Studenti Medi, “Centinaia di migliaia di giovani hanno richiesto il bonus psicologico del governo, ma ancora il benessere psicologico non è trattato al pari di quello fisico! Vogliamo delle riforme strutturali che si prendano cura di noi e della nostra salute psicologica. Inoltre, considerati i continui disinvestimenti e la chiara intenzione delle istituzioni di destra di privatizzare la sanità, vogliamo riappropriarci dei nostri spazi e vogliamo che i consultori tornino ad essere un safe-space per tutti.”
“Oggi in Umbria abbiamo dato voce agli studenti che troppe volte la Giunta Tesei si è rifiutata di ascoltare – ci racconta Enea Spilla, Coordinatore Regionale dell’UDS Umbria- vogliamo una nuova legge regionale per il diritto allo studio e più finanziamenti che la normativa attuale non vincola la Regione a erogare, scaricando le responsabilità chiave a Province e Comuni.”
“All’università la situazione non migliora, ci sono ancora centinaia di studenti rimasti fuori dagli alloggi adisu, molti dei quali sono stati costretti a accettare prezzi da capogiro per un affitto in case di periferia- aggiunge Nicola Cardinali di Link Coordinamento Universitario Perugia. La situazione critica e precaria che stiamo vivendo è stata una catastrofe annunciata, essendo noti a tutti da tempo il boom di iscrizioni e il ritorno alla didattica in presenza, ora pretendiamo ascolto da parte delle istituzioni.”
“Oggi la nostra generazione ha detto stop a decenni di disintermediazione e mancanza di confronto da parte della Regione- conclude Alice Spilla, per Una Regione Per Restare. I giovani umbri si sono stancati di dover fuggire dalla propria terra, resa inospitale dal definanziamento del welfare e da istituzioni troppo spesso sorde alle richieste; per questo da oggi si cambia musica, su istruzione, università, lavoro, transizione ecologica, cultura e sanità: ora decidiamo noi!”
dal febbraio 2020 ad oggi facevano per caso voli onirici, erano persi tra caleidoscopi e lisergia?? film visto e rivisto. vergognosi commedianti