Sindaci Italiani Chiedono il Ripristino del Fondo per la Povertà Educativa

Appello congiunto per il sostegno ai minori svantaggiati

Sindaci Italiani Chiedono Ripristino Fondo per la Povertà Educativa
credits: Vita.it

Sindaci Italiani Chiedono il Ripristino del Fondo per la Povertà Educativa

Sindaci Italiani – Il Comune di Perugia si unisce ad altri enti locali per chiedere al Governo il ripristino del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. L’appello è stato firmato dalle assessore perugine Costanza Spera e Francesca Tizi, oltre che da rappresentanti di altre città italiane, tra cui Milano, Roma, Napoli, Torino, Firenze, Bari e Bologna.

Le assessore Spera e Tizi hanno espresso preoccupazione per la scelta di non rifinanziare il Fondo, creato nel 2016 per migliorare le opportunità educative dei bambini e degli adolescenti svantaggiati. Secondo le assessore, il Fondo è uno strumento essenziale per garantire la piena realizzazione del principio di uguaglianza, come previsto dalla Costituzione italiana.

Il Fondo ha permesso la realizzazione di centinaia di progetti, raggiungendo 500 mila persone e creando percorsi di supporto per i minori vulnerabili. Ha favorito la collaborazione tra enti pubblici, scuole e il Terzo Settore, creando comunità educanti che hanno contribuito a migliorare le condizioni di vita dei giovani italiani.

I dati Istat evidenziano una situazione critica: il 70% dei giovani tra i 3 e i 19 anni non ha mai visitato una biblioteca, quasi il 40% non pratica sport e molti non hanno accesso a esperienze culturali come il teatro, il cinema o i musei. In questo contesto, il Fondo ha rappresentato un valido strumento per contrastare tali disuguaglianze.

La lettera, indirizzata alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, sottolinea la necessità di ripristinare il Fondo e trasformare le iniziative sperimentate in azioni strutturali. Le assessore chiedono un ripensamento urgente, evidenziando che la cancellazione del Fondo non è sostenibile e potrebbe avere conseguenze negative sulla tenuta sociale del Paese.

La sinergia creata dal Fondo ha permesso di tessere reti solidali e di sedimentare un apprendimento diffuso sul contrasto alla povertà educativa, un patrimonio prezioso per la rigenerazione dei contesti territoriali. Le assessore sottolineano che non servono interventi episodici o sensazionalistici, ma azioni strutturali che rispondano con determinazione alle fratture che attraversano i giovani italiani.

Tra i firmatari della lettera ci sono Claudia Pratelli e Barbara Funari di Roma, Anna Scavuzzo, Lamberto Bertolé e Martina Riva di Milano, Daniele Ara e Matilde Madrid di Bologna, Maura Striano e Luca Trapanese di Napoli, Carlotta Salerno e Jacopo Rosatelli di Torino, Benedetta Albanese e Nicola Paulesu di Firenze, Vito Lacoppola ed Elisabetta Vaccarella di Bari, Marzia Marchesi e Marcella Messina di Bergamo, oltre a Matteo Tosetto di Vicenza.

I sindaci auspicano che il Governo comprenda l’importanza del Fondo e continui a sostenere le iniziative che hanno dimostrato di essere efficaci nel contrastare la povertà educativa e le disuguaglianze sociali.

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