Ridimensionamento scolastico Morroni risponde alle domande dei Consiglieri regionali

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Ridimensionamento scolastico Morroni risponde ai Consiglieri regionali

Durante la sessione del Question Time dell’Assemblea legislativa, diversi consiglieri regionali, tra cui Simona Meloni, Fabio Paparelli, Tommaso Bori, Michele Bettarelli (Pd), Thomas De Luca (M5S), Donatella Porzi e Vincenzo Bianconi (Misto), hanno posto una serie di domande all’assessore Paola Agabiti riguardo al “Ridimensionamento scolastico a seguito della legge di bilancio (197/2022)” in Umbria.

Le domande vertevano su varie tematiche, tra cui la mancata elaborazione delle linee guida per il dimensionamento della rete scolastica per l’anno scolastico 2024/2025, le iniziative adottate per salvaguardare il diritto all’istruzione e i livelli occupazionali, la posizione della Regione Umbria nei confronti del Ministero in merito ai criteri di formazione delle classi e del dimensionamento scolastico, l’iter normativo previsto per il dimensionamento e il criterio di senso che verrà adottato per garantire le specificità dei territori.

Simona Meloni ha evidenziato che la legge di Bilancio 197/2022 comporterà la riduzione dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi, con un impatto negativo soprattutto sulle aree interne e marginali. Ha anche sottolineato la necessità di evitare disuguaglianze educative e ha citato la diminuzione della popolazione scolastica nei prossimi anni.

L’assessore Roberto Morroni ha risposto che la legge 197/2022 prevede la definizione dei criteri per il dimensionamento della rete scolastica su base triennale con un decreto ministeriale. Ha informato che nella Conferenza unificata con le Regioni non è stata raggiunta un’intesa sullo schema di decreto, ma i lavori dell’Osservatorio regionale per l’istruzione sono in corso per valutare e approfondire lo schema. Morroni ha spiegato che le linee guida per l’Umbria sono state approvate dalla Giunta regionale e indicano principi di riferimento, come la creazione di un primo ciclo di istruzione basato su istituti comprensivi, la valutazione delle istituzioni sottodimensionate, e la considerazione delle specificità territoriali.

L’assessore ha sottolineato che il dimensionamento riguarderà solo le sedi dei dirigenti scolastici e dei direttori amministrativi e non avrà impatto sul livello occupazionale. Ha anche menzionato che alcune regioni, tra cui l’Umbria, hanno avuto un’importante interlocuzione con il Ministero per salvaguardare le aree interne e svantaggiate.

Simona Meloni ha replicato affermando che le risposte fornite sembrano ripetere il testo delle domande e ha annunciato che continueranno a monitorare la situazione.

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