Isola Polvese, il futuro della formazione tecnica al Convegno di Arpa e ITS

Isola Polvese, il futuro della formazione tecnica al Convegno di Arpa e ITS

L’incontro, con il patrocinio di Regione Umbria e Università di Perugia, ha messo insieme Istituzioni, Scuole e Imprese

Di Rossano Pastura

Il capitale umano inteso come valorizzazione delle competenze e delle professionalità, unito ad una visione strategica che tenda a comprendere le necessità delle imprese nell’industria 4.0, devono rappresentare la via maestra per tutti i soggetti che operano nel campo dell’istruzione e della formazione.

E’ stato questo il messaggio lanciato nel corso del convegno “Progettare il futuro. Un percorso per i giovani verso la sostenibilità e l’economia circolare“, organizzato da Arpa Umbria e ITS Smart Academy Umbria con il patrocinio dellaRegione Umbria e Università di Perugia.

L’incontro, tenutosi nella splendida cornice dell’ex monastero degli Olivetani, a Isola Polvese, ha visto partecipare, oltre al Direttore di Arpa, Luca Proietti e al Presidente di ITS Umbria, Giuseppe Cioffi, l’assessore regionale allo sviluppo economico, Michele fioroni, il magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Maurizio Oliviero, Antonella Zuccaro, ricercatrice dell’Istituto INDIRE, Luca Bianconi, amministratore delegato di Polycart e Germano Albano, responsabile formazione e sviluppo risorse umane di Novamont.

Nell’introdurre i lavori, il Direttore di Arpa, Luca Proietti, ha sottolineato l’importanza della formazione tecnica superiore, ricordando la sinergia ormai consolidata fra l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale e ITS, che ha consentito di istituire prima il corso in biotecnologie a Terni e dal prossimo biennio il corso per tecnici dell’economia circolare.

Per Proietti, che ha annunciato un protocollo d’intesa con l’Università per la collaborazione nell’alta formazione, “è fondamentale investire oggi nella valorizzazione del capitale umano, nella formazione di specifiche professionalità, che intercettino i bisogni delle imprese e del mondo del lavoro in generale, che sono alla ricerca di profili innovativi e altamente specializzati”.

L’assessore Fioroni, nel suo intervento ha ricordato le iniziative della Regione, mettendo in evidenza l’importanza del rilancio dell’industria chimica ternana attraverso la bonifica dei siti e la loro riconversione in processi e attività sostenibili dal punto di vista ambientale, ricordando l’esempio di Novamont.

Per Fioroni “è necessario allineare le competenze alle nuove professionalità richieste“. Per l’assessore “il tema delle competenze è la chiave di volta per il futuro della nostra regione, perché in un ecosistema che funziona, chi termina il proprio percorso di studi, soprattutto universitario, deve avere l’opportunità di trovare lavoro in Umbria e nel settore in cui si è formato”. Fioroni concludendo a sottolineato come il ruolo degli ITS sia indispensabile nell’attuale modello di sviluppo, ricordando che le imprese non cercano solo “colletti bianchi, ma che spesso ci sia richiesta anche di tecnici o operai specializzati.

L’importanza di fare rete, di creare sinergie nel campo della formazione, mettendo a disposizione le proprie peculiarità è stato il tema trattato dal Rettore dell’Unipg, Oliviero.

Per il Rettore “le competenze e le conoscenze non sono frutto di improvvisazione o azioni estemporanee, per questo ha ribadito l’importanza dell‘accordo fra Università e Arpa per attivare percorsi comuni verso l’alta formazione”.

Oliviero ha sottolineato i dati pubblicati proprio oggi sulla qualità dell’Università umbra, che è riuscita nel 2020 a far entrare nel mondo del lavoro il 60% dei laureati con contratti a tempo indeterminato.

Per il rettore esistono però anche delle criticità, il numero limitato di aziende in Umbria in grado di assorbire chi esce dal mondo dell’Università e i salari spesso troppo bassi per chi ha una formazione altamente qualificata. Questo causa purtroppo l’emigrazione verso altre regioni italiane o addirittura all’estero dimolto ragazzi umbri.

Giuseppe Cioffi, in qualità di presidente dell’ITS Umbria, ha ribadito l’impegno nel cercare di calibrare i percorsi di studio con le richieste delle imprese, sottolineando come “i percorsi formativi ITS siano spesso nati proprio dagli stimoli delle imprese, che chiedevano specifiche professionalità e competenze”. Cioffi ha citato un aneddoto che caratterizza la filosofia dell’ITS: “piuttosto che lanciare una freccia verso un bersaglio lontano, sperando di fare centro, i percorsi formativi proposti dall’ITS vogliono che intorno alla freccia si costruisca il bersaglio e quindi partendo dalle esigenze del mondo del lavoro, costruire su queste percorsi rispondenti”.

Molto interessanti i contributi degli altri ospiti intervenuti.

Antonella Zuccaro, primo ricercatore presso l’Istituto nazionale documentazione innovazione ricerca educativa (INDIRE), ha ricordato come ITS Umbria sia al primo posto in una specifica graduatoria nazionale per gradimento e funzionalità dei percorsi formativi Istituti Tecnici Superiori.

Importanti i contributi di Luca Bianconi e Germano Albano che hanno rappresentato il punto di vista delle imprese.

Il convegno è stata l’occasione di un momento di confronto sulle nuove professionalità richieste dal mondo del lavoro in materia di transizione ecologica, priorità strategica del Recovery Plan.

 

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