Viminale Stefano Bandecchi “incompatibile” come sindaco di Terni

Il Ministero dell'Interno esprime perplessità riguardo alla carica di sindaco di Terni mantenuta da Bandecchi, ma il primo cittadino respinge le accuse.

Viminale Stefano Bandecchi "incompatibile" come sindaco di Terni

Viminale Stefano Bandecchi “incompatibile” come sindaco di Terni

In una lettera inviata al prefetto di Terni, il Ministero dell’Interno ha espresso dei dubbi sull’idoneità di Stefano Bandecchi a ricoprire la carica di sindaco di Terni, definendolo “incompatibile”. Secondo il parere del Viminale, l’incompatibilità si riferirebbe all’articolo 63, commi 1 e 2 del Testo unico degli enti locali, nonché a una legittima interpretazione estensiva operata dalla giurisprudenza.

Il parere afferma che nonostante Bandecchi abbia rinunciato alle cariche di presidente dell’Università Unicusano e della società Ternana Calcio Spa, risulta ancora titolare dell’incarico di amministratore unico della Società delle Scienze Umane Srl e di socio unico e amministratore della Ping Pong Srl. Queste ultime cariche, secondo il Viminale, potrebbero configurare un conflitto di interesse con la carica di sindaco.

Il Ministero dell’Interno sostiene che Bandecchi, pur avendo lasciato due delle cariche sociali direttamente incompatibili con il ruolo di sindaco, mantenga ancora oggi l’attività di impresa con interessi di lucro personale, intrattenendo rapporti, seppur indiretti, con il Comune di Terni tramite le due società. Questi rapporti, secondo il parere, potrebbero essere riconducibili alla realizzazione del progetto del nuovo stadio, attualmente di responsabilità del sindaco Bandecchi.

In risposta al parere del Ministero, Stefano Bandecchi ha respinto fermamente le accuse. In un video, il sindaco ha dichiarato che se qualcuno sollevasse la questione, avrebbe dieci giorni di tempo per affrontare eventuali problematiche. Tuttavia, Bandecchi ha ribadito con sicurezza che il problema dell’incompatibilità non sussiste, lasciando intendere che le sue attività imprenditoriali non interferiscono con il suo ruolo istituzionale.

Questa situazione ha suscitato un acceso dibattito tra coloro che vedono nel parere del Viminale un motivo di preoccupazione per il corretto svolgimento delle funzioni istituzionali di un sindaco e coloro che sostengono la legittimità dell’attuale posizione di Bandecchi. La questione potrebbe richiedere ulteriori approfondimenti da parte delle autorità competenti per chiarire eventuali dubbi sulla compatibilità dell’attuale sindaco di Terni con le cariche ricoperte nelle società. Il futuro politico di Stefano Bandecchi potrebbe dipendere dalle decisioni che verranno prese a seguito di questo controverso parere del Ministero dell’Interno.

1 Commento

  1. non ho particolari simpatie per Bandecchi, ma anche questa vicenda fa capire quanto siano insipidi i nostri rappresentanti istituzionali. dov’era il signor ministro quando sono state presentate le liste??? pensava che Bandecchi fosse uno scherzo??

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