PINQUA rilancio urbano a Ponte San Giovanni: progetti innovativi

Riqualificazione urbana e sostenibilità al centro delle proposte

PINQUA rilancio urbano a Ponte San Giovanni: progetti innovativi

PINQUA rilancio urbano a Ponte San Giovanni: progetti innovativi

PINQUA rilancio urbano – Nel contesto del Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PINQUA), il quartiere Ponte San Giovanni emerge come fulcro di un ambizioso progetto di rigenerazione urbana presentato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il 16 marzo scorso. L’iniziativa, volta a migliorare la qualità della vita dei cittadini, si focalizza su una mobilità sostenibile, la valorizzazione degli spazi pubblici, l’utilizzo di energie pulite e il potenziamento dei servizi, compresa la riqualificazione delle aree verdi.

**PSG5G:**

Uno dei progetti principali, denominato PSG5G, prevede una serie di interventi mirati. Tra questi, si evidenzia l’acquisizione e il recupero del complesso edilizio ex Palazzetti Margaritelli, in collaborazione con ATER Umbria, nonché la demolizione mirata di una parte di esso. Un altro aspetto fondamentale riguarda la valorizzazione del sito archeologico etrusco dell’Ipogeo dei Volumni, insieme all’adiacente necropoli del Palazzone. Si prevede anche l’introduzione di fonti energetiche rinnovabili nell’area del parcheggio Conad di Via Adriatica, oltre alla creazione di una varietà di alloggi, uffici e servizi di quartiere.

**Ponti San Giovanni da Periferia a Città:**

Il secondo progetto, “Ponti San Giovanni da Periferia a Città”, propone interventi altrettanto significativi. La riqualificazione dell’asse centrale di Via Cestellini e degli spazi pubblici comunali, unitamente alla creazione di una vasta rete ciclopedonale, rappresenta una delle sue pietre angolari. Inoltre, è previsto l’efficientamento energetico degli edifici residenziali pubblici, nonché la valorizzazione dei siti archeologici esistenti. Tra le altre iniziative, si includono interventi di pubblica illuminazione, videosorveglianza e Wi-Fi, insieme alla valorizzazione del verde e alla promozione dell’ambiente.

Il sindaco esprime profonda gratitudine verso tutti i soggetti coinvolti, compresi gli enti pubblici, le istituzioni accademiche e gli attori della comunità locale. L’obiettivo non è solo ripristinare luoghi abbandonati, ma ridefinire il concetto stesso di sostenibilità e qualità della vita urbana. Con questo progetto, il quartiere Ponte San Giovanni aspira a trasformare le sfide urbane in opportunità, creando un modello esemplare di rigenerazione urbana e coesione sociale.

2 Commenti

  1. Nel 2007, quando abbiamo manifestato contro la costruzione di questo Eco Mostro, lo slogan era PRIMA LE STRADE POI I PALAZZI. Invece non ci hanno ascoltati. Niente nuove strade. L’ultima l’hanno fatta nel 1970, più di mezzo secolo fa. Con i palazzi invece è tutta un’altra storia. Adesso si demolisce uno dei palazzi dell’eco mostro, quello quasi terminato, e va bene, meglio di niente ! Poi saranno abbassati altri due edifici, e va bene. Comunque resteranno da completare più di 100 appartamenti, per altrettante famiglie bisognose, e va bene. Sarà costruito anche un asilo, e va bene. E pure dei centri di aggregazione, e va bene. Io comunque avrei preferito che tutto fosse completamente raso al suolo e riportato allo stato di campo, in modo da avere consumo zero del territorio. Invece avremo una nuova urbanizzazione a Ponte San Giovanni. In un contesto, con scenari di flussi di traffico da vera emergenza, ed una complessa situazione sociale. Così come eravamo preoccupati nel 2007, oggi a maggior ragione lo siamo nel 2024. Visto che nel frattempo nulla è stato fatto per risolvere le criticità delle infrastrutture e la complessità delle relazioni sociali ed economiche

  2. E’ vero, in 10 anni nulla è stato fatto per risolvere le rilevanti criticità delle infrastrutture.

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