Perugia dice no alle multe per chi chiede l’elemosina
Perugia – Perugia fa un passo verso una maggiore inclusione sociale. La città umbra ha infatti deciso di abrogare l’articolo del regolamento di polizia urbana che vietava l’accattonaggio e attività come la pulizia dei vetri alle auto ai semafori o l’assistenza ai carrelli della spesa nei supermercati. La decisione, approvata dalla commissione consiliare Affari istituzionali, mira a contrastare la povertà senza criminalizzare chi si trova in difficoltà.
“Non si tratta di legalizzare comportamenti scorretti, ma di riconoscere che la richiesta di un aiuto non è un reato”, ha spiegato la sindaca Vittoria Ferdinandi. L’obiettivo è quello di intervenire sui comportamenti molesti e violenti, che continueranno a essere perseguiti penalmente, senza però penalizzare chi si trova in una situazione di bisogno.
La norma abrogata, introdotta nel 2014, prevedeva sanzioni amministrative per chi chiedeva l’elemosina o svolgeva le attività sopracitate. Tuttavia, in oltre dieci anni di applicazione, sono state contestate pochissime violazioni, dimostrando l’inefficacia della misura. Inoltre, l’esistenza del reato di accattonaggio molesto, introdotto nel codice penale nel 2018, rendeva l’articolo comunale superfluo.
La decisione ha suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, le associazioni che si occupano di inclusione sociale e i partiti di centrosinistra hanno accolto con favore la notizia, sottolineando l’importanza di un approccio più umano e solidale verso le persone in difficoltà. Dall’altro lato, parte dell’opposizione ha espresso preoccupazione per un possibile aumento dei comportamenti molesti e per la sicurezza dei cittadini.
La sindaca Ferdinandi ha chiarito che la sicurezza resta una priorità e che le forze dell’ordine interverranno in caso di segnalazioni di comportamenti inappropriati. “Non vogliamo creare un clima di insicurezza, ma vogliamo affrontare il problema della povertà con strumenti più efficaci e umanitari”, ha affermato.
La decisione di Perugia apre un dibattito a livello nazionale sul tema dell’accattonaggio e sulla necessità di trovare soluzioni equilibrate che conciliano il diritto alla sicurezza con il rispetto della dignità umana.
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