![Laura Modena presenta la lista "Avvocati per l’avvocatura", elezioni nuovo Consiglio dell’Ordine a gennaio Laura Modena presenta la lista "Avvocati per l’avvocatura", elezioni nuovo Consiglio dell’Ordine a gennaio](https://www.umbriajournal.com/wp-content/uploads/2022/11/lista-laura-modena-678x381.jpg)
Laura Modena presenta la lista “Avvocati per l’avvocatura”, elezioni nuovo Consiglio dell’Ordine a gennaio
«Questa non è la lista per Laura Modena. Non ho scelto io i miei colleghi di lista, ci siamo scelti, è un concetto molto diverso. Siamo tutti professionisti che lavorano e conoscono bene i problemi della giustizia, non abbiamo tempo di passeggiare per Corso Vannucci ma metteremo il nostro tempo a disposizione degli iscritti». Sono le parole dell’avvocato Laura Modena, dette durante la presentazione della lista «Avvocati per l’avvocatura», durante una conferenza stampa che si è svolta a Perugia, all’Hotel Sangallo, a un mese e mezzo dalle elezioni per il nuovo Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Perugia.
Sono sette gli uomini e sette le donne che fanno parte della lista. Si tratta di Cristina Zinci (settore penale), Agnese Franceschini (civile e lavoro), Silvia Ceppi (civile e mediazione), Maria Cristina Piace (penale e diritto di famiglia), Clelia Cardella (diritto di famiglia), Elisa Martinelli (penale e civile), Aurelio Pugliese (civile), Alessandro Formica (amministrativo), Francesco Crisi (penale), Salvatore Adorisio (penale e previdenza), Nicola Marcinnò (penale), Andrea Migliarini (specializzato in materia d’impresa) e Antonio Coaccioli (civile).
«L’Ordine di Perugia deve uscire dal suo orticello, deve coordinarsi con gli altri Ordini del distretto, dobbiamo lavorare compatti per far funzionare le cose in tutti e tre i Fori dell’Umbria, uscendo dai confini regionali e confrontandoci con quello che c’è fuori dal nostro piccolo orticello, altrimenti non si cresce mai».
«Avvocati per l’avvocatura è una lista trasversale – ha proseguito Modena – ci siamo scelti in base a settori di competenza nell’idea che ogni iscritto possa avere un punto di riferimento a seconda del settore in cui lavora. Dobbiamo concepire il Consiglio dell’Ordine come un organo che lavora per gli iscritti e non per sé».
Scambio di informazioni e di scambio di conoscenze: «Questo dovrà – ha detto Modena – essere il faro della nostra azione, non è un caso che il simbolo della lista sia un faro. Lo abbiamo scelto perché il Consiglio venga considerato un punto di riferimento saldo per tutti i nostri iscritti».
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