Giunta regionale, Proietti verso la composizione finale

Consiglio regionale fissato per giovedì 19 dicembre alle 10:00

Giunta regionale, Proietti verso la composizione finale

Giunta regionale, Proietti verso la composizione finale

Giunta regionale – La presidente della Regione Stefania Proietti si avvicina alla definizione della squadra di governo regionale. Dopo intense negoziazioni con i rappresentanti dei partiti della coalizione e delle liste civiche, oggi è previsto un incontro cruciale per completare la composizione della giunta. L’obiettivo è concludere le nomine prima del consiglio regionale inaugurale, fissato per giovedì 19 dicembre alle ore 10:00.

Il summit e i tempi stringenti

La seduta del consiglio regionale è stata ufficialmente convocata con un ordine del giorno che include l’elezione dell’ufficio di presidenza. Tuttavia, questo passaggio potrebbe slittare al giorno successivo se non venisse raggiunta la maggioranza qualificata nelle prime tre votazioni. La presidente Proietti punta a presentarsi in aula con una giunta già operativa e definita.

Negli ultimi giorni, sono stati analizzati numerosi curriculum e proposte. La lista dei candidati è stata ridotta a sette figure principali, ma persistono dubbi sull’assegnazione di deleghe chiave, come quella alla sanità, che rappresenta una delle principali sfide della nuova amministrazione.

I nomi in lizza

Tra i principali candidati per un ruolo nella giunta regionale figurano:

Tommaso Bori (PD): favorito per la delega alla sanità, tema di grande rilevanza per il bilancio regionale.

Simona Meloni (PD): probabile assegnataria di agricoltura e turismo, aree prioritarie per il territorio del Trasimeno.

Thomas De Luca (M5S): possibile assessore all’ambiente.

Per Umbria Domani: i nomi più accreditati sono Bianca Tagliaferri, ex dirigente scolastico, e Luca Ferrucci, docente universitario di economia.

Per Alleanza Verdi Sinistra: in corsa Fabio Barcaioli e Federico Santi, con possibili deleghe a trasporti e infrastrutture.

Le deleghe strategiche

La sanità, che assorbe oltre l’80% del bilancio regionale, è al centro del dibattito. L’eventuale nomina di Tommaso Bori non è accolta con favore da alcune componenti cattoliche del centrosinistra, che preferirebbero una figura meno schierata. Tuttavia, la presidente Proietti sembra intenzionata a premiare competenze specifiche.

Simona Meloni è data come quasi certa per turismo e sviluppo economico, stando a quanto scrivono i quotidiani id opggi. Per Umbria Domani, l’assegnazione a Luca Ferrucci garantirebbe un approccio tecnico, ma comporterebbe un maggiore costo per il bilancio regionale, essendo un assessore esterno. In alternativa, Bianca Tagliaferri potrebbe ricevere la delega alla formazione e al diritto allo studio.

Per Alleanza Verdi Sinistra, i temi di trasporti e infrastrutture appaiono prioritari, con Fabio Barcaioli e Federico Santi in competizione. La scelta di De Luca per l’ambiente potrebbe influenzare il riposizionamento di alcune deleghe.

Scenari alternativi

Un’ipotesi sul tavolo prevede che la delega al bilancio venga mantenuta dalla presidente Proietti, permettendo maggiore flessibilità nella definizione della giunta. Nel caso della nomina di Federico Santi, primo dei non eletti, il suo ingresso in giunta porterebbe in consiglio Ottavio Anastasi, ex sindaco di Valfabbrica, rafforzando la rappresentanza di aree come la Media Valle e l’Eugubino-Gualdese.

Ruoli nell’opposizione

Per quanto riguarda l’opposizione, si prevede che la presidenza del consiglio regionale vada a Francesco De Rebotti, con la vice-presidenza affidata a Paola Agabiti. Eleonora Pace sarà capogruppo per Fratelli d’Italia, mentre Laura Pernazza guiderà Forza Italia. Andrea Romizi, segretario regionale di FI, dovrebbe presiedere la commissione controllo e garanzia.

Conclusioni

La presidente Stefania Proietti sta lavorando per equilibrare competenze tecniche e rappresentanza politica nella sua squadra di governo. Le prossime ore saranno determinanti per delineare l’assetto definitivo della giunta regionale e affrontare le sfide del nuovo mandato.

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