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Covid, scuola e coprifuoco, Regioni a Draghi, ‘incontro urgente su misure’
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha deciso di inviare una lettera al presidente del Consiglio per sottoporre alla sua attenzione le proposte prioritarie rispetto alle misure in via di adozione con il prossimo decreto legge, dando la disponibilità per un incontro urgente prima della pubblicazione del provvedimento.
Le Regioni e le Province autonome prendono atto con amarezza delle decisioni emerse in Cdm in relazione al tema della percentuale minima per la didattica in presenza” per le scuole superiori, “in contrasto con le
posizioni concordate in sede di incontro politico, alla presenza di cinque ministri, dei Presidenti di Regioni e Province autonome, Anci e Upi, nonché con le istruttorie condotte nell’ambito dei tavoli prefettizi. Un metodo che non ha privilegiato il raccordo tra le diverse competenze che la Costituzione riconosce ai diversi livelli di Governo”. E’ quanto si legge nella lettera delle Regioni al premier Draghi.
“Ferma restando l’amarezza per la decisione del Governo di modificare unilateralmente la linea concordata in sede di incontro politico con le Regioni, le Province autonome, le Province e i Comuni in merito alla percentuale minima per la didattica in presenza”, la Conferenza offre “nuovamente la propria disponibilità all’Esecutivo nazionale per limare le incongruenze e le criticità contenute nella bozza di decreto-legge”. E’ quanto trapela, secondo fonti informate, dalla lettera inviata nel pomeriggio dal presidente Fedriga al presidente del Consiglio Mario Draghi e al ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini.
Nello specifico, le Regioni e le Province autonome chiedono di “estendere, nel rispetto dei protocolli di prevenzione, i servizi di ristorazione anche al chiuso, eliminando ogni differenza di trattamento derivante dagli orari di somministrazione”, di prorogare “l’orario di inizio del coprifuoco dalle 22 alle 23”, di aprire, ”fin dal 26 aprile, le palestre al chiuso per le lezioni individuali”, di “inserire un’apposita previsione per la riapertura delle piscine al chiuso”, di “consentire la ripartenza del settore wedding”, di “anticipare l’apertura dei parchi tematici e dei mercati” e di “uniformare le date di riapertura degli spettacoli all’aperto e degli eventi sportivi all’aperto”.
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