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Superbonus e cessione del credito: Governo faccia cosa buona
La Fillea Cgil Umbria, ieri era a Roma, in piazza San Giovanni Bosco, in una delle 5 piazze di periferia urbana, scelte per la mobilitazione nazionale dell’edilizia, promossa da Fillea Cgil e Feneal Uil, per dire al Governo ”Fai la cosa buona”.
Con noi, al fianco dei lavoratori edili, studenti, associazioni, comitati di quartiere che hanno scelto di lottare contro una riforma del Codice Appalti che legalizza il subappalto a cascata, contro la cancellazione del bonus 110% che interrompe i lavori di riqualificazione edilizia danneggiando imprese, lavoratori e avendo gravi conseguenze per gli interventi sulle case popolari.
A Roma, come a Napoli, Palermo, Torino e Cagliari abbiamo voluto affermare il nostro interesse nella difesa del lavoro, di un lavoro che assicuri dignità e tutele perché, come ribadito dal segretario generale Alessandro Genovesi dal palco, non vogliamo tornare indietro, ma guardare avanti. E il futuro è fatto di innovazione, ricerca e riqualificazione dell’esistente.
“Rimettere al centro della discussione politica il bene pubblico è una nostra priorità” – dichiara Elisabetta Masciarri, segretaria generale della Fillea Cgil dell’Umbria –“La manifestazione di ieri è stata una conferma della volontà comune di essere cittadini consapevoli.
L’efficientamento del patrimonio edilizio privato e anche pubblico costituisce una sfida, se vogliamo che questo sia un Paese migliore, e volerlo è nell’interesse di tutti. Siamo preoccupati – prosegue Masciarri-perché in Umbria non vediamo organicità nelle politiche di sviluppo della regione. Siamo preoccupati perché si avverte la mancanza di una politica rivolta ad ascoltare e poi sanare i bisogni dei cittadini, ma appare piuttosto calata dall’alto, all’occorrenza, senza una visione ampia e articolata.
A livello nazionale poi, le conseguenze che si produrrebbero con l’adozione delle nuove norme del Codice degli appalti, comporterebbero un duro colpo alla garanzia del rispetto dei contratti collettivi, provocando dumping sociale e minori strumenti per la qualificazione delle imprese. In poche parole, minori controlli e di conseguenza aumento dell’illegalità. Tutto questo, a danno non solo dei lavoratori, ma anche dei cittadini e della qualità delle opere. Desta inoltre forte perplessità – sottolinea la segretaria generale Fillea Cgil Umbria – il “Protocollo di intesa per la legalità, la vigilanza ed il contrasto all’abusivismo professionale” sottoscritto il 29 marzo scorso dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e l’Ispettorato Nazionale del Lavoro,che di fatto limita i controlli ispettivi nelle imprese. Il quadro di deregolamentazione degli appalti che si sta prospettando a livello governativo va contrastato, unitariamente e collettivamente e la manifestazione di ieri è stata la dimostrazione che si può e si deve fare la cosa buona, a tutela del buon lavoro e della legalità”.
Per quanto riguarda i danni prodotti dal “Superbonus 110%” dovreste rivolgervi a coloro che votarono il provvedimento e cioè, per chi non ha memoria, al M5S e al PD.