Stop alle aggressioni sui treni: protesta del personale

Dal 28 gennaio al 4 febbraio 2025 la campagna di sensibilizzazione

Stop alle aggressioni sui treni: protesta del personale

Stop alle aggressioni sui treni: protesta del personale

La crescente ondata di violenze ai danni del personale ferroviario ha portato lavoratori e sindacati a lanciare una nuova iniziativa di protesta: dal 28 gennaio al 4 febbraio 2025, i dipendenti del settore indosseranno una spilla con il logo “LA VIOLENZA NON PRENDE IL TRENO, per sensibilizzare viaggiatori e istituzioni sulla sicurezza a bordo e nelle stazioni.

Secondo i dati del 2024, sono stati segnalati oltre 800 episodi di aggressione contro il personale ferroviario in tutta Italia. A questi si aggiungono minacce, insulti e sputi, spesso non denunciati ufficialmente. Non si tratta solo di violenze fisiche: il clima di insicurezza nei luoghi di lavoro è diventato un problema sociale di ampia portata, che incide sulla qualità del servizio e sulla sicurezza dei passeggeri.

Le organizzazioni sindacali denunciano l’inefficacia delle misure adottate finora. Nonostante le richieste presentate nell’ambito del Protocollo per la Sicurezza nel Trasporto Pubblico Locale e Regionale, il sistema non è riuscito a prevenire né a contrastare le aggressioni. I lavoratori chiedono un intervento concreto dello Stato, delle imprese ferroviarie e delle istituzioni, per fermare un fenomeno che sta assumendo dimensioni preoccupanti.

Richieste dei lavoratori e iniziative di sensibilizzazione
Tra le proposte avanzate, si chiede l’installazione di tornelli di accesso nelle stazioni, un rafforzamento della presenza della Polizia ferroviaria e l’inasprimento delle pene per chi aggredisce il personale. Tuttavia, le richieste sono rimaste in gran parte inascoltate, mentre la situazione continua a peggiorare.

Attraverso la campagna “LA VIOLENZA NON PRENDE IL TRENO”, i lavoratori ferroviari chiedono anche il sostegno dei viaggiatori, invitandoli a segnalare episodi di violenza e a diffondere la protesta sui social. La mobilitazione vuole sensibilizzare non solo il pubblico, ma anche chi ha il potere di decidere misure più incisive per garantire la sicurezza nel settore.

La protesta si affianca agli scioperi già effettuati nel 2024, durante i quali i sindacati hanno cercato di portare il problema all’attenzione del governo. Tuttavia, le risposte ricevute sono state giudicate insufficienti.

Dal 28 gennaio al 4 febbraio, dunque, il personale ferroviario mostrerà il proprio dissenso con un simbolo visibile, chiedendo un intervento immediato per garantire un ambiente di lavoro più sicuro.

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