Sisma alta Umbria, il punto sulla situazione anche nell’area nord di Perugia
Oggi si concludono i sopralluoghi per la verifica dell’agibilità degli immobili nell’area alta Umbria a seguito del sisma del 9 marzo 2023 da cui derivano n. 148 ordinanze di inagibilità.
Anche le richieste di cas (n. 61) e le istruttorie sono terminate e sono in partenza le erogazioni dei contributi come da comunicazione della regione Umbria: quest’ultima, in particolare, stabilisce un contributo mensile pari a 400 euro per nuclei composti da una sola unità fino a 900 euro mensili per nuclei familiari con più di 5 o più unità.
Con ordinanza del capo dipartimento della Protezione civile n. 987 del 20 aprile viene approvato il primo stralcio relativo all’erogazione della somma di euro 1.901.393, 80 a fronte di un importo complessivo proposto dalla Regione Umbria di euro 1.993.500,00 per tutta l’Umbria.
Di questo primo stralcio, 450 mila euro sono destinati al sostegno alle famiglie che hanno presentato istanza cas nella zona nord di Perugia e 70 mila euro per la messa in sicurezza della chiesa di Sant’Orfeto.
Per le 5 aziende che hanno fatto richiesta di riapertura verranno erogati contributi per un massimo di 25 mila euro a testa.
L’amministrazione resta in attesa della ulteriore richiesta di finanziamento per la rimozione delle situazioni di pericolo per la pubblica incolumità delle seguenti aree:
-campanile chiesa di Cenerente per 85 mila euro;
-campanile chiesa Sant’Angelo di Chieli per 70 mila euro;
-torre del castello di Ramazzano per 75 mila euro;
-ripristino muro in località Civitella di Benazzone per euro 13.500;
-cimitero di sant’Orfeto, Rancolfo e Solfagnano per un importo complessivo di 4 milioni di euro.
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