La Banda dei Carabinieri a Perugia per l’anteprima di Umbria Jazz 2023
La formazione orchestrale della “Benemerita” inaugura l’edizione del cinquantenario dal palco di Piazza IV Novembre
di Antonella Valoroso
L’anteprima dell’edizione numero cinquanta di Umbria Jazz ha colori e il sound della banda dei Carabinieri che, con il suo concerto, ha inaugurato ieri sera il palco di Piazza IV Novembre. Con i pennacchi rossi e bianchi spazzolati dalla brezza serale, i centodue orchestrali hanno fatto il loro ingresso a sorpresa da corso Vannucci poco dopo le 21:30, aprendosi un varco tra la la folla che gremiva il centro di Perugia. Ad accoglierli è stata la voce inconfondibile di Rosaria Renna di Radio Montecarlo, madrina e animatrice della serata. La platea è quella delle grandi occasioni, con tutte le autorità schierate in prima fila.
Il concerto si apre con un omaggio alla città: l’esecuzione della “Battaglia per ottoni” di Valentino Bucchi, che dal 1957 fu direttore del Conservatorio Francesco Morlacchi.
Il brano venne composto per essere suonato all’inizio e alla fine di un “concerto di protesta” organizzato in Piazza della Repubblica a Perugia il 23 maggio del 1973 da docenti e studenti del conservatorio cittadino per chiedere la sua trasformazione in Conservatorio di Stato. La banda della “Benemerita” lo ha riproposto al pubblico perugino in una originale forma di dialogo tra musicisti sul palco e in platea.
Ma questo è stato solo l’inizio di due ore e mezza di grande musica in cui la formazione orchestrale, guidata dal Colonnello M° Massimo Martinelli, ha spaziato da “Fanfare for the Common Man” di Aaron Copland – uno dei brani più popolari della musica americana del 20esimo secolo – a “Huntingtower” di Ottorino Respighi. E poi ancora la trascinante melodia di “We were soldiers” di Nick Glennie Smith, colonna sonora dell’omonimo film di Randall Wallace. Il tutto riarrangiato in chiave jazz.
A scaldare la platea sono state soprattutto la tromba solista di Corrado Troiani e il magico sax di Gianluigi Trovesi, ospite d’eccezione della serata.
Quando poi l’orchestra ha attaccato le note di “Caravan” di Duke Ellington e il vicedirettore della banda, maggiore Massimiliano Ciafrei, ha invitato il pubblico a scandire il tempo con le mani, palco e piazza si sono fusi e si è capito che questa sarebbe stata soltanto la prima serata di un’edizione davvero speciale.
Mentre la solennità dell’occasione si stemperava tra le note del mitico “Duke”, il maggiore Ciafrei ha trovato anche l’occasione per scherzare con il pubblico:“Abbiamo sei ore di programma: possiamo andare avanti fino all’alba!”.
Ma le sorprese non sono ancora finite. A farla da protagonisti nell’ultima parte del concerto ci sono gli arrangiamenti del M° Martinelli: da “Onda su onda” di Bruno Lauzi -con il luogotenente Raffaele Balzano alla voce e Gianluca Trovesi ancora al sax- alla versione swing della marcia d’ordinanza “La fedelissima”.
In chiusura – e non poteva essere diversamente – tutti in piedi per “Il canto degli italiani”. È mezzanotte ma la 50a edizione di Umbria Jazz è appena iniziata.
Commenta per primo