Dopo la sconfitta in Sardegna, la destra umbra affronta nodi critici

Agabiti, Tesei e la sfida per la leadership: analisi e prospettive

Dopo la sconfitta in Sardegna, la destra umbra affronta nodi critici

Dopo la sconfitta in Sardegna, la destra umbra affronta nodi critici

Giuseppe Vittori analizza le tensioni e i timori che avvolgono la destra umbra in seguito alla recente sconfitta elettorale in Sardegna. Dopo la ri-elezione di Tesei, Fratelli d’Italia, in collaborazione con la Lega, cerca di consolidare la sua posizione in Umbria, ma i piani iniziali subiscono un brusco stop a causa del risultato sardo.

I meloniani, sovraestimando la loro forza politica, hanno rimpiazzato il leghista Leonardo Latini con Orlando Masselli, ma la spunta Stefano Bandeccchi. La strategia nazionale di Fratelli d’Italia suggerisce di cedere l’Umbria a Salvini per evitare ulteriori ostacoli. La proposta di accantonare Tesei e candidare Andrea Romizi viene meno a causa della debacle di Truzzu in Sardegna.

Il vero problema per la coalizione è l’immagine e il gradimento di Tesei, fortemente associata al crollo del sistema sanitario regionale. La presidente ha tentato una narrativa positiva attraverso visite negli ospedali e inaugurazioni, ma l’opinione pubblica è critica, testimoniando un peggioramento del servizio sanitario negli ultimi cinque anni.

Un ulteriore elemento di tensione è rappresentato da Paola Agabiti, una volta alleata di Tesei e ora considerata una spina nel fianco. La candidata si è avvicinata a Fratelli d’Italia, causando contrasti con Tesei, che non ha dimenticato le trattative segrete a Roma.

La candidatura di Agabiti potrebbe minare la posizione di Tesei, la cui immagine è legata strettamente al disastro sanitario. Il tentativo di affiancarle Michele Fioroni è ostacolato dalla considerazione di Fratelli d’Italia che lo giudica un elemento estraneo.

La campagna elettorale si preannuncia lunga e impegnativa, con l’Umbria costretta ad affrontare un periodo di incertezza e cambiamenti politici. La mancanza di un chiaro sondaggio ufficiale alimenta le speculazioni e le voci, mentre il centrodestra si prepara a fronteggiare le sfide delle prossime elezioni europee, amministrative e regionali.

Il futuro della destra umbra è incerto, con una dinamica interna che potrebbe ridefinire le alleanze e le leadership. La politica locale è in fermento, e solo il tempo dirà come si evolveranno gli eventi.

1 Commento

  1. Modestamente, da tempo avevo dichiarato che a fronte del Sindaco Romizi preferivo, obtorto collo, la Tesei. La debacle sarda sembra abbia convinto il centro-destra ad abbandonare l’idea di candidare Romizi per evitare quanto accaduto con il candidato sardo Truzzu (sarebbe stata una seconda debacle). E’ vero che la Tesei ha qualche neo nella sua ricandidatura e in particolare mi riferisco al problema non secondario della Sanità (lunghe liste d’attesa e ineffcienza organizzativa). C’è poi il passaggio a FdI della dott.ssa Agabiti Urbani che, con quella mossa politica, è diventata la possibile/probabile alternativa alla Tesei. Quindi, c’è sicuramente una grande incertezza nella politica interna umbra anche perchè, a mio avviso, manca un Candidato con C maiuscola. Se ci fosse un personaggio di spessore, con un curriculum di tutto rispetto, probabilmente sarebbe tutto più semplice e anche per gli Umbri sarebbe un fatto molto positivo. Ma, purtroppo, questo Personaggio, con la P maiuiscola, evidentemente non esiste. Manca una Classe Dirigente di livello (purtroppo non solo in Umbria).

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