L’Editoria Umbra tra Difficoltà e Urgenza, appello per la sostenibilità

lI Primo Rapporto dell'Osservatorio sull'Occupazione e l'Editoria dell'Umbria

L’Editoria Umbra tra Difficoltà e Urgenza, appello per
la sostenibilità dell’Informazione nella Regione

L’Editoria Umbra  – Il settore dell’Editoria e dell’Informazione in Umbria emerge come una “cenerentola” nel contesto del centro Italia, rivelando una serie di problematicità nel Primo Rapporto dell’Osservatorio sull’Occupazione e l’Editoria dell’Umbria. La presentazione avvenuta presso la Sala Rossa dell’Ente camerale ha evidenziato dati preoccupanti curati dalla Camera di Commercio dell’Umbria in collaborazione con l’Università di Perugia, il Corecom Umbria, l’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria e l’Associazione Stampa Umbra.

Iniziamo dal quadro generale: l’Umbria si colloca al di sotto della media nazionale in termini di lettori, aziende e redditività nel settore dell’Editoria e dell’Informazione. La regione mostra una fragilità particolare, con imprese meno numerose rispetto a Marche, Toscana e Abruzzo, e con una redditività che lascia a desiderare. Il rapporto sottolinea la situazione critica del settore, fondamentale per la civiltà e la democrazia della regione.

Nella prima parte del rapporto, si analizza la domanda di editoria cartacea e digitale. L’Umbria si posiziona ultima tra le regioni del Centro per la percentuale di abitanti che hanno acquistato una copia di un quotidiano nel 2022. La regione mostra una tendenza negativa anche per settimanali e mensili. Il numero di giornalisti in Umbria è superiore rispetto alle altre regioni del Centro, ma la diminuzione delle copie giornaliere vendute è una tendenza nazionale.

Nella seconda parte, incentrata sull’Editoria Allargata, emergono dati preoccupanti. L’Umbria registra un numero di imprese e addetti più basso rispetto alla media italiana, con una produzione e un valore aggiunto significativamente inferiori alle regioni di confronto. Il costo del lavoro per addetto è notevolmente inferiore, ma l’indebitamento delle imprese umbre è elevato, rappresentando il 243,3% dell’attivo patrimoniale nel 2022.

La terza parte si concentra sull’Editoria giornalistica, evidenziando simili problematicità. Le imprese umbre del settore mostrano un numero medio di dipendenti inferiore rispetto alle altre regioni del Centro, con produzione e valore aggiunto notevolmente inferiori. L’utile netto è negativo tre anni su quattro, mentre il ritorno sugli investimenti rimane basso ma superiore alle altre regioni del Centro.

Il Professore Luca Ferrucci, ordinario presso il Dipartimento di Economia dell’Università di Perugia, sottolinea l’urgenza di un dibattito pubblico serio sulla situazione dell’Editoria umbra, riconoscendo che un’informazione accessibile, vasta e di qualità è fondamentale per la democrazia. Mino Lorusso, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, chiama a un confronto con le Istituzioni per affrontare una situazione insostenibile. Il Rapporto diventa così un punto di partenza per l’Osservatorio permanente sull’Occupazione e l’Editoria, lanciando un appello per azioni concrete e sostenibili nel settore.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*