Il 4 aprile presentazione “Il Lutto sospeso” Fenomenologia delle persone scomparse

Il 4 aprile presentazione "Il Lutto sospeso"

Il 4 aprile presentazione “Il Lutto sospeso” Fenomenologia delle persone scomparse

E’ in libreria (e online) per Rubbettino “Il lutto sospeso, storie umane di chi sembra sparire nel nulla” scritto da Alessandro Fiore, avvocato cassazionista, uno degli esperti italiani nel settore. Il libro, sarà presentato a Perugia mercoledì 4 aprile alle ore 17 presso la Sala della Vaccara di Palazzo dei Priori. Il 25 gennaio scorso il libro è stato presentato anche in Senato.

Dopo i saluti del sindaco, Andrea Romizi, inizierà il dibattito, moderato dal giornalista Diego Minuti che ha anche scritto la prefazione del libro. Oltre all’autore, interverranno l’editore

Florindo Rubbettino, Edi Cicchi, assessore con deleghe alla Famiglia e alle Politiche Sociali del Comune di Perugia; l’onorevole Manuel Vescovi e il senatore Walter Verini, della commissione Giustizia del Senato e membro della Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori.

Fiore prova a fornire altre chiavi di lettura, dalla prospettiva di chi quotidianamente affronta nel tentativo di risolvere casi di scomparsa. Attraverso questa lettura si apprenderanno aspetti decisivi, come l’analisi precisa delle caratteristiche di chi scompare, la classificazione dei diversi tipi di scomparsa, le principali tecniche di ricerca sul campo esplicate sotto il profilo legale investigativo, la normativa vigente in materia e tanto altro. Presupposti che hanno consentito allo Studio Legale Fiore di risolvere casi che inizialmente sembravano irrisolvibili. Il viaggio si concluderà con nuovi punti di vista su quelle sparizioni rimaste ancora oggi irrisolte e divenute veri e propri misteri italiani, quali appunto quella di Emanuela Orlandi, Mirella Gregori, Ylenia Carrisi e Denise Pipitone.

“Il lutto sospeso – si legge in un passo della prefazione – per paradossale che possa apparire, non è una raccolta di ipotesi o tecniche d’investigazione sulle quali costruire paradigmi perché non vuole esserlo. Raccoglie esperienze che si traducono in suggerimenti appena sussurrati perché il dolore è sempre personale, anche se lo si condivide con il mondo intero”.

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