Nodo di Perugia e il completamento della strada Tre Valli
Avrebbe forse meritato più tempo di discussione, ma ha comunque avuto successo il forum pubblico di FORZA ITALIA, organizzato a SPOLETO dal dr. ALDO TRACCHEGIANI (già promotore del Comitato “Tre Valli”) sulle priorità infrastrutturali umbre. Oltre alla sua introduzione, hanno acquisito rilievo gli interventi dell’on. DIEGO SOZZANI e dell’on. GIORGIO MULE’, che alla Camera si occupano particolarmente di Infrastrutture e Trasporti, e della sen. FIAMMETTA MODENA, presentatrice di un’interpellanza proprio sulle possibilità di completamento della “Tre Valli”. Alla presenza di vari rappresentanti delle categorie economiche, di numerosi consiglieri comunali e di una delegazione di Acquasparta, la voce della “platea” è stata efficacemente portata dal sen. DOMENICO BENEDETTI VALENTINI che si è giovato della sua analitica conoscenza di tutto il territorio umbro e delle interconnessioni con il resto del centro Italia.
Anche alla luce della sua sintesi, è opinione prevalente che sul piano viario le priorità assolute siano il “Nodo di Perugia” (cioè la possibilità di aggirare la bolgia di Ponte S. Giovanni e gallerie seguenti) e il completamento in galleria, neanche troppo lunga, della SS “Tre Valli” da Spoleto alla E45 nell’area Todi-Massa Martana-Acquasparta con sbocco su quest’ultima. Pochi i fondi ad oggi destinati, ma vi è tutto lo spazio di realizzabilità se emerge volontà politica e la Regione alloca quest’opera ai primi due posti delle sue priorità.
Non avrebbe molto senso – è stato osservato – rafforzare l’asse della Flaminia in verticale e spingere sull’utilizzo della nuova Civitanova/Foligno, se poi il grande traffico commerciale pesante non viene immesso velocemente dalla Valle spoletina sulla E45 puntando verso Civitavecchia.
Altra cosa è una messa in sicurezza della Somma tra Spoleto e Terni, vocata al traffico turistico e leggero, anche guardando alla vitalizzazione della Terni/Rieti. Il capitolo delle messe in sicurezza, del resto, è un tema importante e parallelo, che va a coinvolgere più arterie, da Gubbio a Città di Castello alla Valnestore.
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