MoVimento 5 Stelle Perugia critica il progetto del Bus Rapid Transit

La segreteria del M5s Perugia denuncia le criticità del Brt

MoVimento 5 Stelle Perugia critica il progetto del Bus Rapid Transit: costoso e poco pratico

MoVimento 5 Stelle Perugia critica il progetto del Bus Rapid Transit: costoso e poco pratico

Il MoVimento 5 Stelle Perugia, attraverso la sua segreteria, ha espresso una forte critica nei confronti del progetto Bus Rapid Transit (Brt), ritenendolo un’iniziativa fallimentare e di difficile realizzazione. Secondo il M5s, il progetto, promosso dalla giunta uscente, si presenta come divisivo e con un impatto insostenibile sia per la città che per le finanze comunali.

Il Brt, che richiede un investimento di oltre 110 milioni di euro, con circa tre quarti dei fondi provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), rappresenta il fulcro degli investimenti della giunta. Tuttavia, nonostante la sua rilevanza economica, il progetto è stato poco discusso durante la campagna elettorale, lasciando i cittadini insufficientemente informati, anche se il cantiere è ormai prossimo all’apertura. Un esempio di coinvolgimento limitato è la protesta degli abitanti di via Chiusi, che si sono mobilitati per salvare i tigli destinati a essere rimossi per far posto a una delle corsie preferenziali del superbus elettrico.

Le prime osservazioni del M5s Perugia riguardano la mancanza di partecipazione pubblica nel processo decisionale, con il progetto imposto dall’alto e i relativi effetti negativi che inevitabilmente graveranno sulla comunità locale. A ciò si aggiungono le tempistiche problematiche: i lavori, posticipati strategicamente dopo le elezioni per ragioni propagandistiche, dovrebbero durare circa un anno e mezzo, con una scadenza fissata per giugno 2026, al fine di evitare le penalità previste dal Pnrr.

Il progetto presenta numerose criticità tecniche e logistiche. La necessità di oltre 150 espropri e i lavori invasivi che comportano sbancamenti fino a 20 metri di larghezza sono solo alcuni degli aspetti complessi. Inoltre, l’incompatibilità con il traffico veicolare rappresenta un ulteriore problema: il Brt, con i suoi mezzi lunghi 18 metri che circoleranno semivuoti per la maggior parte del giorno, si troverà a condividere il 70% delle carreggiate con le auto, affrontando 24 intersezioni semaforiche. Il nodo del “Triangolo”, di fronte alla Perugina, dove le due linee del Brt dovranno circolare in un’area congestionata, è emblematico delle difficoltà previste.

Il M5s Perugia sottolinea che, senza un cambio culturale che porti i cittadini a preferire il nuovo mezzo di trasporto, il successo del progetto è improbabile. La mobilità sostenibile, infatti, richiede interventi educativi diffusi, come la creazione di aree pedonali, l’implementazione di piste ciclabili e l’incentivazione delle tariffe, non progetti calati dall’alto. In assenza di queste misure, il Brt rischia di fare una fine peggiore del minimetrò, nonostante quest’ultimo non interferisca con il traffico e richieda tempi di percorrenza meno competitivi per coprire 13 km in circa 40 minuti.

Alla luce di queste considerazioni, il MoVimento 5 Stelle Perugia auspica che, in caso di vittoria dell’alleanza a sostegno di Vittoria Ferdinandi, si proceda con un piano di gestione del danno o con l’interruzione del cantiere per valutare eventuali penali o progetti alternativi.

2 Commenti

  1. Questo è un progetto fuori dalla portato di una città così piccolo non ci sono strade sufficientemente grandi a sopportare un traffico e una viabilità sicura per un mezzo del genere, questi soldi era meglio investirli allargando la percorrenza del mini metrò fino al Silvestrini ho stanziarli su un progetto rinnovando la stazione ferroviaria portando Perugia come capitale di regione ad una mobilità con servizi più all’altezza della regione.

  2. per non interferire con il traffico veicolare sarebbe stato meglio allungare il minimetro’ con un adeguato progetto.

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