Gli italiani bocciano il trasporto pubblico urbano, i perugini sono insoddisfatti

Una nuova indagine condotta da Commissione europea e Istat rivela l’insoddisfazione degli italiani per i mezzi pubblici, con poche eccezioni

Gli italiani bocciano il trasporto pubblico urbano, i perugini sono insoddisfatti

Gli italiani bocciano il trasporto pubblico urbano, i perugini sono insoddisfatti

Gli italiani esprimono un chiaro giudizio negativo sul trasporto pubblico nelle loro città, secondo una recente indagine frutto della collaborazione tra la Commissione europea e l’Istat. La ricerca, parte dello studio “Quality of Life in European Cities”, evidenzia un livello di insoddisfazione elevato per i mezzi pubblici, con rare eccezioni come Milano, dove più della metà della popolazione utilizza la rete di trasporti pubblici.

Il quadro generale si aggrava nelle regioni del centro e del sud Italia, dove l’utilizzo dei mezzi pubblici è tra i più bassi d’Europa. In molte di queste aree, meno di un quinto della popolazione si serve di autobus, metropolitane e tram per i propri spostamenti quotidiani. Roma, la città più popolosa del Paese, non sfugge a questa tendenza: solo un terzo dei romani utilizza il trasporto pubblico. La situazione è ancora più critica in città del sud, dove le percentuali scendono al di sotto del 20%.

Dalla Figura 5, è possibile notare che la maggior parte dei residenti delle città europee si considerano soddisfatte del trasporto pubblico urbano. Le città italiane con le percentuali più alte di abitanti soddisfatti per il trasporto pubblico (superiori all’80%) sono Milano (con l’81,9%), Trieste (81,8%) e Bolzano/Bozen (81,5%). Questi valori sono simili a quelli di Monaco, Bordeaux e Amsterdam, mentre la prima in graduatoria risulta essere Vienna, con l’89,7%. Le città dove invece meno della metà degli abitanti sono soddisfatti dei trasporti pubblici locali risultano essere in gran parte italiane – tra di esse vi sono Sassari, Bari, Pescara, Perugia, Napoli, Roma, Reggio di Calabria, Catania, Palermo e Taranto (con il valore minimo del 20,2%).

L’indagine mostra chiaramente come l’automobile rimanga il mezzo di trasporto preferito dalla maggior parte degli italiani. In alcune città, come Perugia, l’auto domina incontrastata: ben il 92% degli abitanti del capoluogo umbro la utilizza quotidianamente.

Anche nel nord Italia, dove si potrebbe pensare a una maggiore efficienza del trasporto pubblico, l’auto mantiene una posizione di predominio con città come Bergamo e Verona che presentano alcune delle percentuali di utilizzo più elevate.

Nonostante l’automobile sia il mezzo di trasporto predominante, esistono delle eccezioni significative. Bolzano, ad esempio, si distingue come la città europea con la più alta percentuale di ciclisti abituali. Questo suggerisce che, in determinate condizioni, alternative sostenibili come la bicicletta possono trovare un terreno fertile anche in Italia. Inoltre, una percentuale significativa di cittadini continua a preferire gli spostamenti a piedi, specialmente nei centri urbani.

La motocicletta, seppur marginale rispetto all’auto, conserva il suo ruolo iconico nel panorama dei trasporti italiani. La ricerca mostra che le città italiane sono tra quelle con la maggiore percentuale di utilizzo di motocicli in Europa, consolidando l’immagine di questo mezzo come un simbolo del Bel Paese.

In sintesi, l’indagine della Commissione europea e dell’Istat sottolinea una realtà preoccupante per il trasporto pubblico in Italia. L’insoddisfazione generale e il basso utilizzo dei mezzi pubblici evidenziano la necessità di interventi significativi per migliorare la qualità e l’efficienza del servizio, promuovendo al contempo alternative più sostenibili e accessibili per tutti i cittadini.

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