Ex Fcu Umbria in onda a ‘Fuori dal coro’, il servizio sulle reti Mediaset 🔊 [Podcast] 🔴 [Intervista video a Melasecche]

Ex Fcu Umbria in onda a 'Fuori dal coro', il servizio sulle reti Mediaset

Ex Fcu Umbria in onda a ‘Fuori dal coro’, servizio su reti Mediaset
🔊 [Podcast] 🔴 [Intervista video a Melasecche]

“Spesso dietro al verde si cela l’inganno“. Parole del giornalista Mario Giordano. Comincia così la puntata di Fuori dal Coro, sulla ex Fcu in Umbria, andata in onda ieri sera, dal titolo: “L’inganno ‘verde’: il pasticcio milionario dei treni elettrici”. Alessandro Filippelli di Rete 4 nei giorni scorsi è stato in Umbria, intervistando cittadini e l’assessore ai trasporti dell’Umbria, Enrico Melasecche.

Dopo il servizio di Mediaset, il direttore Marcello Migliosi ha intervistato
nell’ospite in studio l’assessore ai trasporti dell’Umbria, Enrico Melasecche. Ascolta e scarica il podcast
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“I treni Pinturicchio – dice Giordano nella puntata Fuori dal Coro – comprati per 18 milioni di euro, nel 2006, abbandonati nel nulla perché non potevano correre. Sono treni elettrici e linea ferroviaria in Umbria non era ancora elettrificata. Sono passati 16 anni, adesso tutta la linea è stata elettrificata e quei treni non possono più funzionare e così sulla linea elettrificata corrono i treni diesel. Abbiamo elettrificato tutto, ma stanno correndo quelli a gasolio. Cosa c’è dietro a tutto questo?”

Nel servizio di oltre 4 minuti si vede la stazione di Ponte San Giovanni e di Umbertide, le telecamere inquadrano i treni Pinturicchio fermi da anni e i treni a gasolio che fanno su e giù dalla nuova stazione Sant’Anna a quella di Ponte San Giovanni e viceversa. I cittadini che vivono sopra la stazione esasperati perché respirano i fumi del treno per tutto il giorno.

L’assessore umbro con la delega ai trasporti, Enrico Melasecche, dice: “Noi siamo gli angeli della innovazione e della qualificazione”. 

“Saranno gli angeli dell’innovazione, come dice l’assessore, ma nelle ferrovie umbre i treni sono ancora a diesel”, si sente nel video, mentre fanno vedere le immagini di un treno a gasolio che arriva alla stazione e un cittadino intervistato che risponde: “E’ assurdo nel 2022”.



“In Umbria – continua in servizio – sono state inaugurate le nuove stazioni con linee tutte elettrificate, ma dei treni elettrici nemmeno l’ombra”.

“Ed ecco il fiore all’occhiello della ferrovia centrale umbra”. A parlare è Filippelli che mostra “4 treni elettrici costati 18 milioni di euro, fermi qui in completo stato di abbandono dal 2008. Per farli ripartire altri 4 milioni di euro”. 

Il servizio scorre e oltre al primo minuto si sente: “Ci sono voluti 16 anni per completare l’elettrificazione della linea ferroviaria dell’Umbria. I lavori partiti nel 2006, sono stati terminati sono ora, nel frattempo però i treni sono diventati inutilizzabili e quindi sui binari elettrificati continuano a correre i vecchi treni diesel”.

“Ci sono questi treni diesel sembra quasi una contraddizione”, chiede Filippelli all’assessore Melasecche. Quest’ultimo risponde: “L’intera dorsale ferroviaria ha la linea elettrica, sono 10 anni che non ha mai funzionato. Sono andati sempre treni a gasolio”.

Il giornalista prosegue il servizi: “Ma non solo i treni sono inutilizzabili, anche parte dei binari anche quelli elettrificati per primo nell’attesa si sono usurati”. 

Michele Guaitini della Federazione Italiana Ambiente intervistato risponde: “Abbiamo treni di percorrenza pari a 100 anni fa e poi pare ci siano dei problemi strutturali per com’è adesso non riesce a sopportare il peso dei treni per cui serviranno ulteriori opere sull’infrastruttura”.

Al minuto 2.32 si vede l’assessore Melasecche che in un ufficio risponde al giornalista e sul video compare la scritta: “Le ca…te è meglio che le dica qualcuno che deve (dirle) in campagna elettorale”.

Filippelli domanda ancora: “I treni rimangono a diesel, gli orari sono quelli di qualche anno fa”. L’assessore incalza: “Ma è ovvio che gli orari sono quelli”.

E poi ancora: “La velocità me l’ha detto lei stesso è a 50 chilometri orari, però comunque si parla sempre di gasolio”. Melasecche alza il tono della voce: “Ma che vuol dire!”

Le telecamere si spostano alla stazione: “E i residenti che abitano a ridosso della linea ferroviaria sono esasperati”.

Un residente ai microfoni dice: “Questo è un treno diesel che ci ha affumicato tutti”.

Una residente fa vedere la sua casa e più sotto c’è il treno. “Lo mettono lì sotto alle finestre un’ora e mezza prima di partire”.

“La puzza sa di gasolio”. E i residenti: “Noi respiriamo gasolio dalle 4,50 del mattino fino al tardo pomeriggio”.

Filippelli ritorna dall’assessore chiedendo: “Ci sono quelle persone che abitano a Ponte san Giovanni. Ma qui, dicono, ci arrivano i fumi del diesel, non ce la facciamo più”. Melasecche si arrabbia sempre di più e risponde male. Nel video compare la scritta di quello che dice per poi aggiungere: “Ma ancora non l’hai capito? Ancora? Io bado a l’interesse nazionale”.

Il servizio si conclude con le parole dell’Assessore che dice: “Siamo campioni di ambientalismo”. Tornando in studio Mario Giordano commenta le ultime parole di Melasecche, facendo rivedere alcuni spezzoni del video andato in onda.



Dopo il servizio di Mediaset, il direttore Marcello Migliosi ha intervistato nell’ospite in studio l’assessore ai trasporti dell’Umbria, Enrico Melasecche.

Ma lei è stato anche un poco ortodosso nella risposta quando le hanno chiesto qualche cosa? «Ascolti – dice Melasecche – le è mai capitato quando qualcuno le telefona e le dice: “Siamo Mediaset, vorremmo fare un’intervista sulla nuova Stazione di Sant’Anna”. Tu che fai? Dici di no? Va bene, parliamone. Sono venuti in tre. Un giornalista, un ragazzo giovane che comincia a farmi delle domande di ordinaria amministrazione, cose note. Poi ad un certo punto la telecamera viene abbassata, declinata su un tavolo, ma stava continuando a registrare in maniera artatamente, con intenti che poi abbiamo capito quali erano. Mi fa una serie di domande provocatorie l’una dopo l’altra, non ascoltando neanche la risposta. Quando ho visto l’aria che tirava, cosa avrei dovuto fare? Aprire la porta e buttarli fuori? Un minimo di rispetto e di correttezza ci vuole. Anche perché ho dato la massima disponibilità, e non ho nulla da nascondere. La verità si è vista successivamente, perché l’intento era assolutamente quello di dire il contrario della soluzione reale».

Assessore al di là della situazione un po’ tesa che si è venuta a creare, è che le infrastrutture, cioè la ferrovia proprio i binari, non saranno quindi attrezzati per quelli che dovrebbero essere i treni elettrici. In più noi abbiamo un treno elettrico che sta fermo che però dovrebbe essere addirittura revisionato. Tutti questi soldi li abbiamo? Poi ci sono problemi che partono lontano passato.

«Allora – risponde Melasecche – bisogna dire la verità qual è. Primo è il minuetto: noi ne abbiamo 4 che sono costati 18milioni, non noi, ma le amministrazioni di prima che hanno tenuto a Umbertide, vandalizzati e cannibalizzati all’interno. Per cui quei treni per poterli fare funzionare bisogna trascinarli fino a Foggia, all’officina di Trenitalia per rimettere, trovare i pezzi che sono stati, ripeto, cannibalizzati per rimetterli in funzione. Non è finito! La ferrovia centrale umbra che abbiamo ereditato noi non può funzionare, perché da Terni a Ponte San Giovanni, da Città di Castello a Sansepolcro va completamente rifatto il binario. Perché? L’attuale binario non regge, come i ponti e gallerie, non regge il peso dei treni elettrici moderni attualmente in funzione, che presuppongono diciotto tonnellate per asse e non sedici, come sono gli attuali. Per cui quando in una trasmissione, volutamente provocatoria, non si spiega questo: e cioè sono 15 anni che si parla di questo e che in solo 2 anni siamo riusciti facendo salti mortali a riaprire la ferrovia da Ponte San Giovanni a Sant’Anna. Punto due: stiamo ristrutturando l’intera stazione di Ponte San Giovanni per l’intersezione tra la fcu  che verrà da Città di Castello fino al cuore di Perugia con la linea nazionale che va a Fontivegge. Sono 2 anni che sono ripresi i lavori».



Melasecche interviene parlando del minuetto e riferendosi al conduttore televisivo dice: «Giordano non sa di cosa parla. gli hanno fatto il servizio e lui ha messo qualche battura isterica. Sono due anni che stiamo trattando con Trenitalia e Busitalia. Non basteranno 5 milioni per liberare la cannibalizzazione dei 4 treni per farli funzionare. Ci vorranno due milioni come minimo, ma non bastano, per rimettere in funzione la linea elettrica della fcu, ma occorrono 163 milioni che abbiamo ottenuto per rifare completamente tutta la strada ferrata da Terni a Sansepolcro e farci correr ei treni elettrici di cui parla Giordano».

E poi continua: «Questa rivoluzione del trasporto pubblico a qualcuno non piace e allora cattiverie e cattiverie. La cosa che più mi dispiace e che l’Umbria appare quella che non è».

Sui fumi che finiscono sotto le finestre delle abitazioni dei residenti replica: «Quei treni c’era già mesi orsono, l’apertura della stazione di Sant’Anna non ha comportato nulla. Sono gli stessi identici treni che da Città di Castello arrivavano a Ponte San Giovanni e facevano capolinea. oggi il capolinea diventa sant’Anna. E’ come prima, non è cambiato nulla. Si scatena tutto questo oggi, perché nelle interviste si vedo alcuni soggetto negazionisti da sempre che non volevano il Nodo di Perugia che dichiaravano che non non abbiamo fatto nulla sul fronte ferroviario quando invece stiamo ottenendo risultati incredibili».

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