Consultazioni Preliminari nel TPL: Faisa Cisal Sostiene lo Sciopero

Consultazioni Preliminari nel TPL: Faisa Cisal Sostiene lo Sciopero

Consultazioni Preliminari nel TPL: Faisa Cisal Sostiene lo Sciopero

Nonostante le promesse di trasparenza, emergono dubbi sul processo di gara del TPL

Faisa Cisal, un’organizzazione nota per la sua coerenza, ha ribadito una posizione che sostiene da quasi due anni. Questa posizione sarà mantenuta finché i fatti non dimostreranno il contrario. Per questa ragione, Faisa Cisal sostiene lo sciopero di 24 ore che si terrà sabato 6 aprile.

Nonostante le raccomandazioni formulate da Faisa Cisal e confermate dall’Autorità di Regolamentazione dei Trasporti (Art), sembra che la politica abbia deciso di ignorarle. Alcuni sostengono che tutto è pronto e che il Bando di Gara è stato pubblicato, promettendo trasparenza. Tuttavia, al momento, ciò che si vede è un semplice restyling della Relazione di Affidamento e un schema di Disciplinare di Gara. Quest’ultimo fornisce agli operatori economici i requisiti per partecipare.

Attualmente, l’Agenzia Umbria TPL e Mobilità ha deciso di intraprendere consultazioni preliminari con gli operatori economici. Questa fase, che precede la procedura di gara, è del tutto eventuale e discrezionale. Durante questa fase, la documentazione tecnica di gara fornita agli operatori economici può essere utilizzata per preparare la documentazione di gara e acquisire informazioni utili per la procedura di aggiudicazione.

Un altro punto fondamentale è che la politica ha sempre sostenuto che la Gara, suddivisa in 4 Lotti, porterà a significativi risparmi per la nostra Regione. Tuttavia, nella nuova documentazione tecnica, si nota un aumento dei costi dei servizi. Quindi, era davvero necessario creare tanto clamore su una gara che, invece di ridurre, aumenta i costi del TPL?

Faisa Cisal continua ad opporsi a un TPL che non garantisce il mantenimento dei livelli occupazionali, né trasparenza né concorrenzialità. Continuerà a farlo, anche al TAR, finché non verranno rispettate le prescrizioni impartite dall’Art, tra cui il divieto di aggiudicare a un operatore economico più di due lotti, la ripartizione del materiale rotabile tra i vari lotti e altre questioni, come la dubbia copertura di spesa da parte del Piano Economico Finanziario.

Infine, dove sono le cosiddette clausole sociali? Appare solo una clausola premiale per l’operatore economico che riassorbirà tutto il personale oggi in servizio. Ma resta il subappalto, senza alcun limite, e senza neppure la previsione di condizioni volte a evitare l’accesso sul mercato di imprese penalmente “poco raccomandabili”.

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