Che si fa a Perugia, tra una buca e l’altra?

Per sottolineare, se mai fosse necessario ricordarlo, che le strade sono da anni una brutta immagine che Perugia offre ai turisti e un cattivo servizio

Umbria, regione bucata, strade distrutte, sono più le buche che i residenti
Questa è una piccola buca, ma piccolissima buca...

Che si fa a Perugia, tra una buca e l’altra?

 

Del Prof Gianni Porzi – Che già nella passata consiliatura la riqualificazione delle piazze cittadine sia stato uno dei punti qualificanti delle linee programmatiche del Sindaco Romizi non lo metto indubbio, ma immagino che in quelle linee programmatiche ci sia stata anche la riqualificazione delle strade comunali, quantomeno nell’attuale consiliatura che ormai volge al termine.

Lo scorso anno, in occasione di un’intervista in una TV locale, l’On. Prisco, rappresentante di primo piano di FdI, Partito che fa parte della coalizione che ha permesso all’Avv. Romizi di diventare Sindaco e di essere riconfermato, disse, in sostanza, che ormai era il momento di mettere mano alle strade, lasciando intuire che era un’operazione che forse andava iniziata qualche anno fa.

Questo per sottolineare, se mai fosse necessario ricordarlo, che le strade sono da anni una brutta immagine che Perugia offre ai turisti e un cattivo servizio ai cittadini.

Le segnalazioni di strade piene di buche mi sembra non siano mancate da parte di alcuni cittadini/e che hanno avuto il coraggio civile di manifestare il loro profondo dissenso sulla gestione della viabilità perugina.

Ora, l’assessore ai lavori pubblici, infrastrutture e ambiente Otello Numerini, annuncia in modo inconsueto che verranno riqualificate alcune piazze, elencando l’ammontare della spesa e offrendo anche un video (in un passato lontano si sarebbe fatto ricorso ad uno squillo di trombe seguito da “udite, udite”).

Sia ben chiaro che annunciare un intervento di riqualificazione urbana è del tutto lecito, anzi direi che si dovrebbe fare più spesso e non solo quando qualcuno fa notare, con una certa insistenza, che le strade sono un colabrodo, una sorta di warning all’approssimarsi delle elezioni amministrative del 2024.

Recentemente mi è capito di vedere in più di un’occasione operai chiudere alcune buche con la pala e un mix di ghiaia e asfalto a freddo. Cosa abbastanza sorprendente essendo un intervento che durerà ben pochi giorni. Salvo si tratti di una sorta di operazione “cosmetica” del manto stradale per dare l’impressione che qualcosa si sta facendo, cioè chi ha responsabilità amministrative comincia a rendersi conto della situazione inaccettabile delle strade. Spero non si tratti del classico specchietto per le allodole perché i perugini non lo meriterebbero, tanto più coloro che col voto permisero nel 2014 un cambio “epocale” alla guida del Comune.

E’ vero che il problema delle strade è un lascito delle precedenti amministrazioni di sinistra (come pure il mini metrò), è vero che recentemente sono stati stanziati 5 ml di Euro per la sistemazione delle strade, ben poca cosa, numeri(ni) alla mano, rispetto a quanto sarebbe necessario (come sicuramente noto all’assessore, in virtù anche del suo cognome), ma è altrettanto vero che si poteva/doveva fare un chiaro programma di interventi sulla viabilità in modo tale che alla fine del secondo mandato i perugini potessero circolare su strade dignitose e non “bucherellate come una groviera”.

Infine, se ricordo bene (il se è d’obbligo), già nel 2019 l’assessore Numerini, intervenuto in occasione di una cena organizzata dall’UICI di Perugia al Golf Club, in un breve saluto ai presenti accennò al fatto che in agenda era presente anche l’intervento sulla viabilità. Da allora mi sono chiesto più volte se nei messi successivi l’assessore avesse per caso “smarrito” l’agenda.

Gianni Porzi

1 Commento

  1. Mi preme far presente ai lettori che, causa un mio errore di battuta, ho scritto On. Pirro invece di On. PRISCO.
    Mi scuso del refuso.

    Gianni Porzi

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