Cambiamenti nel settore del trasporto merci e della logistica in Umbria: nuove sfide e problemi persistenti

Un'indagine di CNA Umbria rivela tendenze e sfide nel settore del trasporto merci e della logistica tra il 2019 e il 2023

Cambiamenti nel settore trasporto merci e della logistica in Umbria

Cambiamenti nel settore del trasporto merci e della logistica in Umbria: nuove sfide e problemi persistenti

Le imprese umbre nel settore del trasporto merci e della logistica stanno vivendo una fase di trasformazione. Questo è quanto emerge da un’indagine condotta da CNA Umbria in collaborazione con il centro studi Sintesi, che ha esaminato le tendenze del settore tra il 2019 e il 2023.

L’indagine ha rilevato una riduzione del numero di imprese, ma anche un aumento della loro dimensione. Inoltre, si è osservato un lento ma costante spostamento verso i servizi logistici. Queste tendenze riflettono le sfide che il settore deve affrontare, tra cui la transizione verso la sostenibilità e la digitalizzazione, e la persistenza di problemi di lunga data, come la mancanza di autisti.

Marina Gasparri, responsabile regionale di CNA Trasporti, ha sottolineato che l’indagine ha evidenziato alcune tendenze chiave. Il numero di imprese è diminuito del 7% in cinque anni, passando da 1.957 nel 2019 a 1.813 nel 2023. Tuttavia, la diminuzione ha riguardato principalmente il trasporto merci, mentre le imprese logistiche sono aumentate di un punto percentuale. Nonostante le imprese di trasporto merci rappresentino ancora l’89% del settore, si registra un movimento verso i servizi logistici, in linea con le tendenze nazionali.

Un altro fenomeno comune a questo e ad altri settori in Umbria è la dinamica degli addetti. Nonostante la diminuzione del numero di imprese, si è registrato un significativo aumento dell’occupazione. Tra il 2019 e il 2023, il settore ha registrato un aumento del 12% degli addetti, rispetto a una media regionale del 6,6%. Questa tendenza ha interessato sia le imprese di trasporto (+11%) che quelle logistiche (+13%). Di conseguenza, le dimensioni medie delle imprese sono cambiate: in cinque anni, le microimprese sono diminuite del 10%, pur rappresentando ancora l’87% del totale. Nel frattempo, è aumentato il numero di imprese con tra i 10 e i 49 addetti (+14%), e ancor più quello delle imprese di medie e grandi dimensioni (+33%).

Mentre il settore sta progressivamente modificando i suoi assetti, le imprese devono affrontare sia il contesto internazionale, segnato da due gravi conflitti in corso, sia vecchi problemi mai risolti. Tra questi, la concorrenza sleale, lo stato critico delle infrastrutture viarie, l’aumento continuo dei costi di gestione, l’aumento periodico dei prezzi del carburante, il scarso potere contrattuale delle microimprese che non riescono a trasferire sui committenti gli aumenti subiti. Per le imprese più strutturate, si aggiunge anche il problema critico delle risorse umane, soprattutto a causa della cronica carenza di autisti, che rappresenta un vero ostacolo alla crescita.

Di fronte al continuo turnover degli autisti e alla difficoltà di reperirli, la gestione del personale viaggiante diventa un fattore competitivo, come ha affermato Giuliano Ceneri, responsabile regionale CNA della legislazione del lavoro. Per questo motivo, l’associazione sta studiando nuove soluzioni a diversi livelli, ad esempio sulle modalità di trattamento delle trasferte, che se gestite correttamente, rafforzano il legame tra dipendente e impresa, riducendo il turnover e il rischio di controversie.

A tutto questo si aggiungono le nuove sfide che investono in pieno il settore, a partire dalla transizione verde. Le imprese di trasporto sono chiamate a ripensare il loro parco mezzi, spostandosi verso sistemi di alimentazione a basso impatto ambientale. Questo significa dover affrontare enormi investimenti, senza però alcuna certezza. L’elettrico è una soluzione davvero percorribile per il trasporto merci? Oppure dovremo guardare, più realisticamente, ai biocarburanti e ai carburanti sintetici? O sarà l’idrogeno a segnare la svolta verde per il settore? Certamente tutto il settore dovrà ripensarsi, perché in futuro trasferire merci diventerà sempre più costoso. E come potrà essere utilizzata l’intelligenza artificiale per organizzare i servizi di trasporto e logistica?

Marina Gasparri ha concluso dicendo che questi sono tutti temi ai quali guardano con attenzione per il futuro del settore, mentre continuano a sostenere le imprese chiedendo politiche nazionali e regionali di sostegno agli investimenti, contributi per far fronte agli aumenti dei costi, a partire da carburanti e pedaggi autostradali, un impegno comune e multi fronte per risolvere il problema della carenza di autisti, piani seri di manutenzione straordinaria e ordinaria delle strade e nuove infrastrutture.

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