Aggiudicati i lavori per la Galleria della Guinza

Aggiudicati i lavori per la Galleria della Guinza. La dichiarazione di Lega Umbria

Aggiudicati i lavori per la Galleria della Guinza
Aggiudicati i lavori per la Galleria della Guinza

Aggiudicati i lavori per la Galleria della Guinza
La dichiarazione di Lega Umbria

«I lavori per la galleria della Guinza sono stati aggiudicati proprio oggi, e si tratta di un traguardo storico raggiunto grazie alla determinazione della Lega. E’ quanto ha dichiarato il Segretario della Lega Umbria, Riccardo Augusto Marchetti.
Già da prima di essere eletto nelle istituzioni mi sono interessato a questa infrastruttura consapevole dell’importanza che avrebbe avuto per l’economia e il turismo di Umbria e Marche – ricorda  il Segretario Marchetti – ho portato all’attenzione questo tema dal 2016 in Consiglio Comunale a Città di Castello e due anni dopo in Parlamento, con interrogazioni e sopralluoghi».

«Un anno fa il Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha portato a 150 milioni il finanziamento per l’adeguamento della Galleria e a breve finalmente partiranno i lavori. Dopo decenni di promesse disattese dalla sinistra, finalmente col Governo di Centrodestra e con Matteo Salvini al Ministero delle Infrastrutture, e con la Lega alla guida della Regione Umbria, la grande incompiuta diventa realtà – ha concluso, Marchetti – l’economia e il
turismo dell’Umbria e delle Marche avranno un’occasione in più di sviluppo e sono fiero di aver contribuito a centrare questo obiettivo a vantaggio della nostra comunità e delle imprese».

La galleria della Guinza è un traforo stradale a canna unica, completato allo stato grezzo e non ancora aperto al traffico, situato nell’Appennino umbro-marchigiano, situata fra Bocca Trabaria a nord e Bocca Serriola a sud. La sua costruzione rientra nel più ampio progetto di realizzazione della strada europea E78, comunemente nota con il nome di superstrada Fano – Grosseto o Superstrada dei Due Mari, andando a creare un asse trasversale, oggi mancante, tra il versante adriatico e quello tirrenico di questa parte dell’Italia centrale.

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