Trasporto di farmaci e pazienti, operatori protestano, la delusione

La Regione e le Aziende Appaltatrici Rinnegano Accordi

Trasporto di farmaci e pazienti, operatori protestano, incontro a Palazzo

Trasporto di farmaci e pazienti, operatori protestano, la delusione

La Filcams Cgil di Perugia e Terni esprime il proprio sconcerto e disappunto nei confronti della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e delle aziende appaltatrici per l’appalto del trasporto farmaci e pazienti gestito dal consorzio Progetto Multiservizi (società Goser e Meridio). Nonostante l’impegno personale preso dalla presidente quasi un anno fa, la promessa di migliorare le condizioni lavorative per i dipendenti, che svolgono un servizio fondamentale, è stata completamente disattesa.

La Filcams Cgil ha riferito di incontri svolti recentemente con le aziende appaltatrici e la stazione appaltante (Usl Umbria 2), che purtroppo non hanno portato a soluzioni accettabili per i circa 60 addetti a questo servizio cruciale. I rappresentanti sindacali sottolineano che nonostante mesi di trattative, presidi e mobilitazioni, le aziende non hanno mostrato volontà di redistribuire ai lavoratori le somme riconosciute dalla Usl.

I fondi, seppur esigui, dovrebbero affrontare una situazione salariale critica, considerando che il contratto nazionale applicato non è stato sottoscritto dalle principali organizzazioni sindacali e prevede un compenso di poco più di sei euro l’ora per i dipendenti.

La Filcams Cgil denuncia inoltre che le cooperative appaltatrici si sono rifiutate di redistribuire l’intera cifra corrisposta dalla Usl ai lavoratori, sostenendo che parte di essa deve coprire l’aumento dei costi. Questo atteggiamento, secondo il sindacato, lascerebbe ai lavoratori solo “briciole”, una somma irrisoria che rappresenta un insulto per coloro che contribuiscono quotidianamente al funzionamento del sistema sanitario regionale.

Di fronte a questa situazione paradossale, la Filcams Cgil ha deciso di abbandonare il tavolo delle trattative e di tornare dai lavoratori per concordare un percorso di nuova mobilitazione. Nel frattempo, vista l’imminente scadenza del bando, il sindacato chiede alla Regione e alla Usl di avviare una fase di contrattazione d’anticipo per scongiurare situazioni simili in futuro e garantire il rispetto dei contratti nazionali sottoscritti dalle organizzazioni più rappresentative. L’obiettivo è restituire dignità e tutele ai lavoratori che svolgono un ruolo cruciale nel sistema sanitario regionale.

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