La Cgil Umbria presenta le sfide per il futuro regionale

Documento con proposte su demografia, clima, digitalizzazione e disuguaglianze

La Cgil Umbria presenta le sfide per il futuro regionale

La Cgil Umbria presenta le sfide per il futuro regionale

La Cgil Umbria ha delineato quattro sfide cruciali che influenzeranno il futuro della regione nei prossimi anni: la questione demografica, la crisi climatica ed energetica, la trasformazione digitale e la lotta alle disuguaglianze. L’organizzazione sindacale ha presentato un documento che raccoglie una serie di proposte programmatiche, destinate a chi si candida per governare l’Umbria nei prossimi cinque anni, per affrontare queste problematiche in modo organico e strategico.

Il documento intende fornire una direzione precisa e condivisa, con l’obiettivo di superare le difficoltà attuali e promuovere un nuovo modello di sviluppo sostenibile. L’accento viene posto sulla necessità di accompagnare la regione verso una transizione ecologica, riducendo al contempo le disuguaglianze economiche, sociali e territoriali che affliggono il territorio umbro. La Cgil sottolinea l’importanza di affrontare le criticità con una visione a lungo termine, che miri non solo a gestire le emergenze, ma a governarle, con l’intento di garantire un futuro stabile e inclusivo per le prossime generazioni.

Maria Rita Paggio, segretaria generale della Cgil Umbria, ha evidenziato come queste sfide richiedano una rivoluzione epocale. “Le decisioni che prendiamo oggi”, ha spiegato Paggio, “definiranno il futuro delle nuove generazioni. Non possiamo permetterci di navigare a vista, aspettando passivamente gli eventi. Dobbiamo guidare il cambiamento, adattandolo alle necessità delle persone e del territorio”. Paggio ha ribadito l’importanza di un approccio strategico che sia inclusivo e tenga conto delle peculiarità locali, ma al contempo si inserisca in una visione globale.

Il documento è stato approvato durante un’assemblea generale della Cgil Umbria tenutasi a Perugia, alla presenza di Pino Gesmundo, segretario della Cgil nazionale. Nel corso dell’incontro, Gesmundo ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dalla Cgil Umbria e ha lanciato un appello alla politica regionale, esortandola ad abbracciare una visione strategica chiara e a non rimandare ulteriormente le decisioni cruciali per il futuro del territorio. “L’Umbria, come il resto del Paese, ha bisogno di un piano industriale solido e di affrontare con serietà le transizioni in corso”, ha dichiarato il segretario nazionale, aggiungendo che continuare a posticipare scelte decisive non farà che peggiorare la situazione.

Le quattro sfide identificate dalla Cgil sono considerate fondamentali non solo per il rilancio dell’economia regionale, ma anche per il benessere complessivo della società. La questione demografica, che vede una popolazione in progressivo invecchiamento e una diminuzione delle nascite, rappresenta una priorità assoluta. Senza un intervento efficace, la riduzione della popolazione attiva potrebbe compromettere la sostenibilità del sistema sociale ed economico regionale.

L’emergenza climatica ed energetica, strettamente legata alla transizione ecologica, è un altro tema su cui la Cgil pone grande enfasi. Per affrontare questa sfida, il sindacato propone politiche che promuovano l’uso di energie rinnovabili e la riduzione delle emissioni di gas serra, favorendo allo stesso tempo lo sviluppo di nuove tecnologie e di opportunità lavorative legate all’economia verde.

La digitalizzazione è vista come un processo ormai inevitabile, che richiede tuttavia una gestione attenta per evitare che aumenti le disuguaglianze. Il documento propone investimenti in infrastrutture digitali e programmi di formazione per i lavoratori, in modo da garantire un accesso equo alle nuove opportunità offerte dalla trasformazione tecnologica.

Infine, la lotta alle disuguaglianze è considerata una questione centrale. Il divario tra le diverse aree della regione, così come tra le diverse fasce di popolazione, rischia di aumentare ulteriormente se non si interviene con politiche mirate a ridurre queste fratture. La Cgil sollecita azioni concrete per migliorare l’inclusione sociale e sostenere le persone più vulnerabili.

Il documento della Cgil Umbria si pone quindi come una guida per chiunque voglia affrontare seriamente le sfide future della regione, promuovendo uno sviluppo equo, sostenibile e inclusivo.

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