Jindal annuncia vendita sito Treofan Terni, le email minacciose, l’ira sindacale

Jindal annuncia vendita sito Treofan Terni, le email minacciose, l'ira sindacale

Jindal annuncia vendita sito Treofan Terni, le email minacciose, l’ira sindacale

Manfred Kaufmann, amministratore delegato di Jindal Films Europe, ha annunciato ai sindacati e rsu la volontà di vendere il sito Treofan di Terni, dal 2018 di proprietà del gruppo indiano e specializzato nella produzione di film di polipropilene. I 150 lavoratori da mesi contestano le scelte aziendali che depotenziano il sito.

Lo hanno reso noto le stesse organizzazioni sindacali, che nel corso di un’assemblea con i lavoratori hanno deciso di proseguire nello sciopero già indetto nei giorni scorsi.

“Un fulmine a ciel sereno – spiega in una nota il segretario della Uiltec Umbria, Doriana Gramaccioni – giunto in un momento cruciale e di forte preoccupazione e che di certo non faceva presagire elementi rassicuranti.

Con i sindacati l’ad avrebbe lamentato una sorta di ”perdita di fiducia” anche a causa dello sciopero messo in atto dai lavoratori. Nel contempo Kaufmann avrebbe però avanzato un’apertura sulla sua dichiarazione di vendita facendo intuire l’esistenza di un ”piano” definito dallo stesso ad come ”un’opportunità per il sito”.

Secondo Gramaccioni “la tendenza al depotenziamento è sembrata subito palese e inaccettabile”. “Adesso – continua -, come Uiltec, daremo massima attenzione a quanto l’ad definisce ”un’opportunità, se davvero esiste un piano, chiediamo di metterlo nero su bianco al più presto. È chiaro che resta anche da capire cosa accadrà specialmente con gli impegni che erano stati assunti al Mise. Per noi il sito di Terni è fondamentale non solo per Treofan, ma per tutta l’intera filiera chimica del territorio”.

Sull’annuncio dei vertici di Treofan interviene anche Marianna Formica, segretaria provinciale della Filctem Cgil. “Non siamo più disponibili ad accettare alcun ricatto ed intimidazione” commenta, spiegando che verrà richiesto di avere ai prossimi incontri “un rappresentante dei vertici indiani”. “Chiaramente – aggiunge – non parteciperemo più ad alcun incontro e non accetteremo ulteriori convocazioni se non in ”presenza” del Mise e delle organizzazioni nazionali”.

«Ci siamo svegliati – scrivono i sindacati –  con una mail dell’amministratore delegato nella quale si intimava, visto lo stop e go delle linee dovute allo sciopero, di fermarle definitivamente. La risposta è stata che già nell’assemblea di ieri si era deciso di salvaguardare la marcia delle linee per non pregiudicare le produzioni del sito di Terni al quale teniamo. È stata ribadita la volontà di non riconoscere più Kaufmann come interlocutore. Di seguito abbiamo ricevuto altre due mail, ancor più minacciose: in una addirittura si comunica la volontà di spostare tutti i clienti di Treo-
fan Terni su Jindal, alle suddette abbiamo ritenuto opportuno non rispondere. Chiediamo ancor più con forza la convocazione del tavolo ministeriale».

Intervento della Lega

Preoccupazione per il futuro dell’azienda e dei lavoratori è stata espressa dai parlamentari umbri della Lega. “La Jindal ha compromesso la produzione depotenziando da subito il sito – dichiarano Barbara Saltamartini, Valeria Alessandrini, Virginio Caparvi, Riccardo Augusto Marchetti, Luca Briziarelli, Stefano Lucidi e Simone Pillon –

Malgrado l’intervento messo in campo dalla Regione con in testa la presidente Donatella Tesei e i segnali di allarme che come Lega abbiamo lanciato al Governo, la proprietà ora vuole vendere lo stabilimento proprio come sospettavamo, nascondendosi dietro scuse che ci appaiono poco plausibili. Si apre un periodo di grande incertezza per i lavoratori e per l’alta qualità della produzione tecnologica che l’Italia poteva vantare grazie al sito ternano.

Ci chiediamo se al Mise c’è qualcuno che interverrà per mettere in sicurezza i livelli occupazionali e garantire un futuro a questa azienda o se la Treofan, così come la città di Terni e l’Umbria verranno lasciate ancora sole dall’esecutivo giallo-rosso ad affrontare questa nuova emergenza che si aggiunge a quelle di numerose altre realtà industriali del territorio ternano”.

Ad attaccare invece la Regione è Thomas De Luca, consigliere regionale del M5S: «La Regione Umbria batta un colpo sulla Treofan, esca dal silenzio e metta a disposizione di eventuali acquirenti tutti gli strumenti necessari, a partire dall’area di crisi complessa, per garantire lo sviluppo del sito ed il mantenimento dei livelli occupazionali».

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