Ast Terni, Unità Sindacali di Base e RSU contro i dispositivi di tracciamento dei contatti

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Ast Terni, Unità Sindacali di Base e RSU contro i dispositivi di tracciamento dei contatti

I rappresentanti dei lavoratori chiedono l’utilizzo dei “tamponi rapidi” e dei sierologici

“Stiamo mettendo in campo tutte le azioni possibili in difesa della libertà dei lavoratori e della loro salute” è quanto comunicano in una nota la Federazione Provinciale USB Terni e la RSU USB AST.

“Nonostante tutta la RSU non abbia firmato l’accordo sui dispositivi TAG (il sistema di tracciamento dei contatti adottato da AST),  l’azienda unilateralmente ha deciso di consegnare a tutti i lavoratori AST lo strumento per il tracciamento dei contatti” hanno specificato nella lettera la USB provinciale e le RSU aziendali.

Le rappresentanze sindacali di base motivano la propria posizione con sulla base di quanto dichiarato il 13 maggio scorso, presso la Commissione n. 11 del Senato, dal Presidente del Garante per la protezione dei dati personali, che intervenendo ha ricordato proprio che: “in una fase in cui le aziende mettono in campo azioni contro l’estendersi del virus, si tende a lasciare sul campo diritti e libertà personali dei lavoratori“.

“Infatti la protezione dei dati personali dei lavoratori assume, in questo contesto, una funzione significativa dato che i lavoratori rappresentano una parte vulnerabile rispetto a una posizione più forte, quella aziendale, in grado di condizionare anche la loro volontà” si legge ancora nella lettera.

L’USB ricorda inoltre come nel corso dell’incontro con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro che si è svolto il 12 ottobre 2020, “è emerso che l’azienda non ha ricevuto nessuna autorizzazione all’utilizzo del TAG”.

Secondo le RSU il rischio è che “lo strumento possa essere utilizzato per il controllo dei lavoratori, vietato dallo “Statuto dei lavoratori” e con i nostri legali, in queste ore, stiamo inviando una lettera di diffida chiedendo ad AST di ritirare tutti i TAG“.

Non chiediamo controllo, chiediamo sicurezza” concludono nella lettera USB e RSU di AST, specificando che “In piena seconda ondata siamo ben consci del rischio sanitario in corso, e per questo chiediamo una gestione dell’emergenza basata innanzitutto sullo screening di tutti i lavoratori di AST e ditte terze, come da mesi chiediamo con forza, anche attraverso l’utilizzo dei “tamponi rapidi” e dei sierologici”.

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