Annuncio di lavoro per soli uomini, scoppia polemica, ma il titolare spiega perché

Annuncio di lavoro per soli uomini, scoppia polemica, ma il titolare spiega perché?

Annuncio di lavoro per soli uomini, scoppia polemica, ma il titolare spiega perché «Cantina Tudertum è alla ricerca di personale avventizio per la prossima vendemmia. Ci necessitato soltanto ragazzi di sesso maschile (causa lavori non idonei alle donne).» E’ questo l’annuncio comparso su un organo di informazione locale che ha fatto scattare subito la polemica. Vanda Scarpelli della Cgil è intervenuta subito in difesa delle donne chiedendo all’azienda di chiarire pubblicamente quali siano le ragioni di questa inidoneità delle donne (di tutte le donne) al lavoro proposto e perché la stessa azienda non abbia ritenuto di far giudicare alle donne stesse la congruità della proposta occupazionale.

Nessuna discriminazione in questo caso. Noi abbiamo contattato il responsabile della Cantina Tudertum, Nazareno Cataluffi, che ha spiegato passo passo il perché di questa scelta e il tipo di lavoro che si dovrebbe fare. In realtà per niente adatto alle donne.

Ma di che cosa si tratta? «Abbiamo scritto così, non perché le vogliamo discriminare, ma perché le vogliamo tutelare e proteggere» – ha detto Cataluffi al telefono -. Si dovrebbe entrare in delle vasche di cemento da 300 e 500 ettolitri, pieni di melma, con degli stivali alti fino all’inguine e con pala devono togliere tutto lo scarto e assicuro che è un lavoro pesantissimo che una donna non riuscirebbe a fare per mancanza di forza fisica».

Ma secondo voi posso mandare una donna là dentro? Ha domandato il responsabile? «Non è un lavoro adatto alle donne che invece impieghiamo in tutte le altre attività della nostra azienda, come ad esempio nei punti vendita. Lì le donne sono più capaci, graziate e gentili, sicuramente hanno una marcia in più rispetto ai maschi. E’ un lavoro molto pesante, anche per gli uomini stessi, infatti – ha aggiunto – devo dare il cambio ogni 15 minuti con altro personale».

E per concludere Cataluffi ha concluso dicendo: «Forse avrei dovuto fare un’annuncio di lavoro con scritto si cercano atlete, perché per fare un lavoro del genere, ci vuole una resistenza che una donna normale non ha, ma anche lì mi avrebbero accusato di discriminazioni».

Cataluffi ha anche invitato la Scarpelli ad andare in azienda per farle vedere quello che si dovrebbe fare. A fine giornata i due si sono sentiti per telefono. E’ stato lo stesso Cataluffi a telefonare alla sindacalista e pare che la cosa sia stata, al momento, chiarita.

 

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