Scuola e le strane quarantene, un calvario sulle spalle dei bambini

Imbusta una mascherina e mandala al Ministero dell’Istruzione

Scuola e le strane quarantene, un calvario sulle spalle dei bambini

Classi in quarantena per bambini mai stati presenti o per alunni sommati in maniera randomica, quarantene disposte dai dirigenti scolastici senza neanche avere esiti dei tamponi, bambini lasciati fuori dalle scuole anche 30 minuti in attesa di controllare i moduli di rientro da quarantena….. insomma un calvario sulle spalle dei nostri figli e delle nostre figlie che sembra non finire. Sono tante le segnalazioni che ci provengono da tutto il territorio regionale da parte delle famiglie ormai esasperate.


da Martina Leonardi (Comitato a Scuola Umbria)


Se lo scorso anno a chiudere erano Regione ed Enti Locali, quest’anno gli sceriffi che impediscono un normale accesso ai luoghi deputati all’istruzione sembrano essere i dirigenti scolastici.

Per questo il Comitato a Scuola Umbria ha inviato stamani al Commissario per l’emergenza D’Angelo, all’Ufficio Regionale Scolastico e ai Prefetti delle Provincia di Perugia e Terni, una lettera in cui si chiede che sia richiamata l’applicazione corretta della normativa nazionale.

Ricordiamo, infatti che la priorità del Governo è quella di assicurare la presenza scolastica per evitare la didattica a distanza che si è dimostrata, non solo inefficace dal punto di vista didattico, ma anche dannosa per quanto riguarda la salute psico-fisica degli studenti.

La scelta di limitare la didattica a distanza è stata fortemente voluta in quanto i dati sulla salute mentale dei bambini e degli adolescenti sono allarmanti: i reparti ospedalieri non sono pieni di studenti ammalati di Covid (se non pochi casi in forma lieve) ma di adolescenti che provano a togliersi la vita…è questa la realtà con cui dobbiamo fare i conti.

Tutto questo, che è stato riportato da Repubblica qualche giorno fa, è certamente dovuto a restrizioni sanitarie così pesanti, e a volte inutili, che determinano un lockdown selettivo e continuo per i più giovani.

Chiunque quindi agisca in maniera inappropriata e illegittima si rende complice della sofferenza imposta ai più giovani e la nostra Associazione continuerà a contrastare in maniera sempre più forte ogni misura che si configuri come danno diretto o indiretto alla salute e al benessere psico-fisico dei minori.

In attesa che, come da Noi richiesto attraverso la Rete Nazionale Scuola in Presenza, i protocolli vengano semplificati, ci auguriamo che i Dirigenti Scolastici vengano ripresi dagli uffici competenti, in quanto si profilano a loro carico reati di abuso di ufficio e interruzione di pubblico esercizio.

Dopo due anni ricorrere continuamente alla didattica a distanza non solo significa, non avere a cuore la Scuola e il suo compito, ma segnala anche una diffusa incompetenza.

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