Inflazione, Perugia e Terni al 12esimo posto delle città più rincarate

Federconsumatori Perugia-inflazione: ad aprile il tasso torna a crescere all’8,3%

Inflazione, Perugia e Terni al 12esimo posto delle città più rincarate

L’Istat ha pubblicato oggi i dati territoriali dell’inflazione di maggio, fornendo così le basi per la stesura della classifica completa delle città più care d’Italia in termini di aumento del costo della vita. La lista comprende non solo i capoluoghi di regione, ma anche i comuni con meno di 150 mila abitanti.

Perugia e Terni si posizionano al 12esimo posto delle città più rincarate con un rincaro annuo per famiglia media pari a 1.907 euro, con un tasso di inflazione del +8,3%

In cima alla graduatoria si trova Milano, con un tasso di inflazione del +7,9%. Nonostante sia solo leggermente sopra la media nazionale del 7,6%, ciò si traduce in una spesa aggiuntiva annua di 2145 euro per una famiglia media.

Al secondo posto si posiziona Genova, la città con il record di inflazione (+9,5%) e un incremento annuo di spesa di 2071 euro per famiglia. Sul gradino più basso del podio si piazza Bolzano, con un aumento del +7,7% che comporta una spesa supplementare di 2046 euro l’anno per una famiglia tipo.

Al quarto posto, un ex aequo tra Siena e Grosseto, entrambe con un aumento del +8,7% e una spesa aggiuntiva di 1961 euro.

A seguire troviamo Firenze (+8,4%, +1959 euro), Ravenna (+8,1%, +1957 euro), e all’ottavo posto Mantova (+7,7%, +1955 euro). Poi, Varese (+7,4%, +1951 euro). Chiude la top ten Bologna (+7,8%, +1946 euro).

Dall’altra parte della classifica, la città con la spesa aggiuntiva più bassa d’Italia è ancora una volta Potenza, con un’inflazione del Paese più bassa (+5%) e una spesa annua media di “soli” 987 euro in più. Al secondo posto si posiziona Catanzaro (+6%, +1121 euro). La medaglia di bronzo va a Reggio Calabria (+6,3%, +1177 euro).

Segue nella classifica delle città più risparmiose Campobasso (+6,9%, +1263 euro), Sassari (+7,1%, +1278 euro). Al sesto posto troviamo Bari (+7,5%, +1301 euro), seguita da Ancona (+6,6%, +1312 euro), Cagliari (+7%, +1315 euro) e Caserta (+6,8%, 1323 euro). Chiude la top ten delle città più virtuose Trapani, con un aumento del +7%, pari a 1335 euro.

Passando alla classifica delle regioni più “costose”, al primo posto troviamo la Liguria con un’inflazione annua del +9,3%, la più alta d’Italia.

Questo comporta un aumento medio di spesa di 1919 euro all’anno per famiglia. Segue la Lombardia, con una crescita dei prezzi del +7,2% che si traduce in un incremento del costo della vita di 1871 euro. Al terzo posto si colloca l’Umbria, con un aumento del +8,2% e un rincaro annuo di 1852 euro.

La regione più risparmiosa è ancora una volta la Basilicata, con un’inflazione del +5% che si traduce in un risparmio di 968 euro. Segue la Puglia (+7,9%, +1279 euro). La medaglia di bronzo va al Molise (+7%, +1282 euro).

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