Autonomia differenziata: Tesei risponde a Porzi sull’impatto socioeconomico [VIDEO]

Autonomia differenziata: Tesei risponde a Porzi sull’impatto socioeconomico

Durante l’assemblea legislativa del 26 luglio 2024, la presidente della regione Umbria, Donatella Tesei, ha risposto alle preoccupazioni espresse dalla consigliera regionale Donatella Porzi riguardo ai potenziali rischi socioeconomici legati all’autonomia differenziata. Il dibattito è stato sollevato dalle recenti iniziative di raccolta firme contro il progetto.

Tesei ha sottolineato l’importanza di chiarire i termini della questione, criticando la mancanza di riferimenti ai Livelli Essenziali di Prestazione (LEP) nelle argomentazioni della Porzi. Ha ricordato che l’autonomia regionale è un principio fondamentale della Costituzione italiana, sancito già nell’articolo 5, che combina autodeterminazione regionale e unità nazionale.

Secondo Tesei, l’articolo 116, terzo comma, della Costituzione, consente alle regioni a statuto ordinario di ottenere forme particolari di autonomia, a differenza delle regioni a statuto speciale che già ne beneficiano. Ha richiamato l’attenzione sul fatto che il processo di autonomia differenziata fu avviato dal governo Gentiloni nel febbraio 2018, con accordi preliminari con Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Tesei ha ricordato che l’Umbria, sotto il governo Marini e con Porzi come presidente dell’assemblea legislativa, aveva dato parere positivo al processo di autonomia differenziata già nell’aprile 2018.

Tesei ha evidenziato che l’attuale opposizione al progetto da parte della stessa coalizione che lo aveva avviato nel 2018 appare contraddittoria e motivata da ragioni propagandistiche. Ha affermato che la definizione dei LEP, completata nel gennaio 2024, è essenziale per garantire l’uguaglianza e rappresenta la base per le prestazioni minime garantite a tutte le regioni. Ha sottolineato che qualsiasi miglioramento delle prestazioni, oltre i LEP, può essere realizzato dalle regioni solo con risorse proprie.

La presidente ha ribadito che qualsiasi trasferimento di funzioni alle regioni deve essere preceduto da adeguati stanziamenti finanziari, garantendo così che i LEP siano rispettati prima di qualsiasi miglioramento regionale. Tesei ha affermato che l’Umbria è pronta ad affrontare le sfide future grazie ai progressi compiuti negli ultimi cinque anni dal governo regionale, che ha ridotto il debito regionale di 84 milioni di euro e migliorato costantemente i saldi di bilancio senza aumentare la pressione fiscale.

Ha poi puntualizzato che il residuo fiscale dell’Umbria, ovvero la differenza tra gettito fiscale e spesa pubblica territoriale, è positivo di 485 milioni di euro medi negli ultimi quattro anni. Questo dato, secondo Tesei, dimostra che l’Umbria può beneficiare dall’autonomia differenziata senza compromettere la solidarietà nazionale.

Rispondendo direttamente alle critiche di Porzi, Tesei ha dichiarato che non permetterà mai una riforma che danneggi la regione e che l’autonomia sarà richiesta solo se porterà a miglioramenti concreti per i cittadini umbri. Ha concluso affermando che l’approccio dell’attuale governo regionale è pragmatico e concreto, in contrasto con la propaganda elettorale.

In sintesi, Tesei ha difeso l’autonomia differenziata come una sfida che richiede serietà e competenza, invitando a una comunicazione chiara e responsabile sui temi legislativi e finanziari per evitare allarmismi infondati.


Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*