Il Riscaldamento globale colpisce la pista di ghiaccio di Perugia

In inverno insolitamente caldo riduce lo spessore del ghiaccio, ma la riapertura è prevista per domani

Il Riscaldamento globale colpisce la pista di ghiaccio di Perugia

Il Riscaldamento globale – In un inverno caratterizzato da temperature eccezionalmente alte, la pista di pattinaggio di Piazza Italia a Perugia ha subito le conseguenze. Dopo aver registrato temperature superiori ai 20 gradi all’inizio del mese, il termometro è risalito a 17 gradi in questi giorni. Questo aumento della temperatura ha inevitabilmente ridotto lo spessore del ghiaccio della pista di 4 centimetri.

La pista di pattinaggio, una delle principali attrazioni delle festività, è stata colpita per la seconda volta da un dicembre con temperature molto superiori alla media stagionale. Secondo Davide Dancelli, l’ideatore e realizzatore della struttura, non sono tanto i 17 gradi a creare problemi, quanto il vento caldo, un effetto phon assolutamente dannoso per la tenuta del ghiaccio.

Nonostante l’inaugurazione sia stata posticipata, non c’è il rischio di non pattinare questo fine settimana. “No, questo no”, precisa Dancelli. Le temperature si stanno abbassando e si prevede di essere operativi già da domani pomeriggio. Inoltre, era già previsto un giorno di chiusura per manutenzione. Pertanto – così come riporta il Corriere dell’Umbria a firma di Sabrina Busiri Vici -, l’inconveniente del caldo non compromette tanto le attività, ma rimane comunque l’anomalia di questo dicembre.

Dancelli conferma l’attrazione esercitata dalla pista in città: “Abbiamo tante richieste da parte di DJ che vogliono venire a fare i loro set a Perugia e stiamo organizzando un evento speciale per la chiusura, il 7 gennaio, una sorta di palio sul ghiaccio con la partecipazione di pattinatori esperti”. Non resta che guardare la colonnina di mercurio. E aspettare.

9 Commenti

  1. Non è questione di “riscaldamento globale”, Perugia non è una Città adatta (e non lo è mai stata) per una pista di ghiaccio (non è Cortina, Madonna di Campiglio, Courmayeur, ecc. ecc.) Soldi buttati al vento.

  2. Invece non è nemmeno vero che Perugia non sia adatta, il problema è un altro. Ogni altra pista di piccole medie dimensioni non ha di questi problemi. Mantenere un ghiaccio costante su tutto questo percorso è difficile! Se avessimo avuto la classica pista sarebbe rimasta aperta (al Borgonovo non è mica l’Alaska…). Segnalo inoltre la mancanza assoluta di Regole all’interno, persone che camminano, segnali di direzione, persone gruppi abbracciati, poche altre piste sono così anarchiche, se poi succede come a Udine in questi giorni non cadiamo dal cielo.

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