![Vittima di abusi, Matteo Falcinelli, dagli USA lancia appello online Vittima di abusi, Matteo Falcinelli, dagli USA lancia appello online](https://www.umbriajournal.com/wp-content/uploads/2024/09/matteo-falcinelli.jpg-2-678x381.jpg)
Vittima di abusi, Matteo Falcinelli, dagli USA lancia appello online
Matteo Falcinelli, 26 anni, ha avviato una raccolta fondi online per ottenere sostegno nella sua battaglia contro la brutalità della polizia, l’abuso di potere e la tortura. La sua storia risale alla notte del 25 febbraio 2024, quando è stato preso in custodia dagli agenti del North Miami Beach Police Department in circostanze non ancora chiarite. Durante l’arresto, afferma di essere stato trattato in modo brutale, con modalità che richiamano il caso di George Floyd. Secondo quanto racconta, gli agenti gli avrebbero messo il ginocchio sul collo nonostante fosse inoffensivo e immobilizzato, come testimoniato dalle riprese delle bodycam.
Falcinelli, visibilmente scosso dall’esperienza, ha descritto l’estremo dolore subito, con manette serrate a tal punto da impedirgli quasi di respirare. Le sue implorazioni sono state ignorate, portandolo a vivere quello che definisce il peggior momento della sua vita. L’esperienza si è ulteriormente aggravata con episodi di tortura, durante i quali è stato immobilizzato e lasciato incaprettato per 13 minuti, con gravi difficoltà respiratorie. Il giovane racconta di aver rischiato la vita più volte, soffrendo un dolore intenso e prolungato.
A seguito di questa esperienza, Falcinelli è stato incarcerato in condizioni fisiche e mentali critiche. Privato di ogni contatto con l’esterno, senza possibilità di comunicare con familiari o amici, ha descritto quei giorni come un inferno, durante i quali ha contemplato il suicidio per sfuggire alla sofferenza. Il suo rilascio è avvenuto solo dopo un ricovero d’urgenza in ospedale a causa delle gravi lesioni riportate. Il personale psichiatrico ha ritenuto necessario sottoporlo a un Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) per i tentativi di suicidio e i pensieri negativi che continuava a manifestare. Per cinque giorni è rimasto in osservazione in una struttura psichiatrica.
Falcinelli sottolinea che questa esperienza ha avuto un impatto devastante sulla sua vita. Nonostante sia sopravvissuto fisicamente, afferma che una parte di lui è “morta” quella notte. La dignità e il rispetto per i diritti umani sono stati calpestati, lasciandolo segnato psicologicamente. Attualmente, è sotto costanti cure mediche e psichiatriche, con un pesante regime di antidepressivi per far fronte agli incubi e ai traumi che continua a vivere.
Oltre al dolore psicologico e fisico, la vicenda ha comportato anche un grave impatto economico. Le spese mediche e legali si sono accumulate, mettendo in difficoltà anche la sua famiglia. Sua madre e suo fratello, entrambi con problemi di salute e ristrettezze economiche, cercano di sostenerlo, mentre suo padre lo ha allontanato, bloccando persino ogni contatto telefonico.
Con il lancio della raccolta fondi su GoFundMe, Falcinelli spera di coprire le spese mediche e legali, ma soprattutto di ottenere giustizia e sensibilizzare il pubblico sulla brutalità della polizia negli Stati Uniti. Il suo obiettivo è garantire che esperienze come la sua non si ripetano e che nessuno debba più vivere episodi di violenza simili. Il giovane riconosce che molti non sono sopravvissuti a situazioni di abuso simili alla sua, sentendosi fortunato a poter raccontare la sua storia.
Falcinelli invita chiunque voglia sostenere la sua causa a contribuire alla raccolta fondi. “Questa battaglia non riguarda solo me, ma tutte le persone che hanno subito ingiustizie e violenze da parte delle forze dell’ordine”, afferma. Matteo Falcinelli sottolinea l’importanza di non abbassare la guardia di fronte agli abusi di potere e ringrazia anticipatamente chi vorrà aiutarlo nella sua lotta per ottenere giustizia.
Commenta per primo