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Violenza donne, Questura Perugia, 67 ammonimenti, 27 per stalking
La Questura di Perugia che da anni svolge quotidianamente una funzione di supporto e tutela delle vittime di violenza, durante il lockdown ha contattato proattivamente le vittime già conosciute a causa di pregresse richieste di intervento, istanze di ammonimento, in modo da monitorare la situazione, fornire supporto e vicinanza nel momento di emergenza. Infine si rappresenta che nell’anno 2020 sono stati emessi 67 ammonimenti, di cui 27 per stalking.
Anche quest’anno, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Polizia di Stato ha realizzato una nuova edizione dell’opuscolo “Questo non è amore..”, attraverso il quale divulgare ed informare con la narrazione di storie di vita vissuta e fungere da stimolo affinchè tutte le donne vittime di violenza possano finalmente chiedere aiuto e denunciare.
Nonostante la preparazione delle forze dell’ordine,l’esistenza di una vasta rete composta da centri Antiviolenza e figure professionali attive sul territorio che offrono supporto e sostegno alla vittima di violenza, le statistiche anche nella Provincia di Perugia riportanouna triste verità: la violenza di genere scaturisce laddove la donna è considerata come un oggetto.
Nel corrente anno le richieste di aiuto presso il 113 hanno registrato un numero pressoché uguale a quelle pervenute nel 2019 (329 nel 2019, 338 nel 2020). Fenomeno assolutamente trasversale, che ha interessato tutte le fasce d’età (dai più giovani agli anziani), non soltanto italiani, ma anche stranieri, così come si rileva un incremento nelle coppie di diversa etnia per motivi spesso legali a differenti background culturali.
L’analisi dei dati raccolti durante il lockdown ha evidenziato che dopo un’iniziale improvvisa interruzione delle richieste di aiuto, determinata dalle indispensabili misure di contenimento introdotte dal Governo, successivamente il numero di richieste ha raggiunto nuovamente lo standard abituale. In particolare tra i delitti censiti più della metà è rappresentato dai maltrattamenti in famiglia.
Nei maltrattamenti in famiglia l’81% delle vittime è donna, mentre nel 62% dei casi l’autore dei reati di violenza di genere è il coniuge, il convivente, fidanzato o ex partner. Ma, mentre prima dell’emergenza epidemiologica, si rivolgevano donne che necessitavano soprattutto di sostegno o informazione, anche attraverso la richiesta ai numerosi centri di ascolto presenti sul territorio, adesso le richieste di aiuto provengono maggiormente da donne che vivono situazioni non più prorogabili e che necessitano di soluzioni più drastiche quali il collocamento immediato.
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