Vandalizzata sede Fratelli d’Italia, indaga Digos su centri sociali 📸 FOTO

Ci sarebbe una firma riferita al nome di un centro di Torino

Vandalizzata sede Fratelli d'Italia, indaga Digos su centri sociali attenzione concentrata anche sul nome Askatasuna
pho G.B.

Vandalizzata sede Fratelli d’Italia, indaga Digos su centri
sociali attenzione concentrata anche sul nome Askatasuna 📸 FOTO

Vandalizzata sede Fratelli d’Italia – Vetrine Imbrattate a Perugia: Un Atto di Vandalismo Colpisce la Sede Regionale di Fratelli d’Italia. La notte scorsa, la sede regionale di Fratelli d’Italia a Perugia è stata teatro di un vile atto di vandalismo. Le vetrine della sede sono state imbrattate con messaggi e simboli, incluso uno storico riferimento a un centro sociale di Torino.

L’atto vandalico includeva una scritta che faceva riferimento a Askatasuna, un centro sociale di Torino, insieme a simboli come una falce e martello, la scritta ‘Rivoluzione’ e un messaggio che definiva i ‘Fasci infami’. Le autorità stanno indagando sull’incidente e hanno già acquisito le immagini dalle telecamere di sorveglianza dell’area circostante. È probabile che gli autori vengano individuati presto.

Marco Squarta, presidente del Consiglio regionale di Fratelli d’Italia, ha denunciato l’atto vandalico alle forze di polizia, definendolo “una vergogna”. Ha sottolineato che la violenza fisica, verbale e scritta non deve essere tollerata. Squarta ha dichiarato che il partito continuerà a perseguire le proprie idee senza paura.

Il sottosegretario Emanuele Prisco, appena nominato coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, ha condannato duramente l’atto vandalico. Ha dichiarato che imbrattare la sede di un partito politico con scritte ingiuriose non può essere considerato espressione di libertà d’espressione o conflittualità politica, ma è semplicemente un gesto vile e un reato. Prisco ha ribadito la determinazione del partito di continuare a lavorare per il territorio e per l’Italia.

La politica umbra ha reagito fermamente all’atto vandalico. Il consigliere regionale di opposizione, Andrea Fora (Italia Viva), ha definito l’incidente un gesto grave che tutta la politica umbra deve condannare. Alcuni rappresentanti di Fratelli d’Italia hanno evidenziato che tale atto non fermerà il loro impegno politico nella zona problematica di Fontivegge, dove la sede è stata aperta.

Questo atto di vandalismo ha suscitato una forte reazione da parte delle autorità locali e dei politici, evidenziando il bisogno di mantenere un clima di dialogo e rispetto nella sfera politica e sociale.

«Quanto accaduto questa notte alla sede regionale di FDI dell’Umbria a Perugia è un gesto molto grave che tutta la politica umbra ha il dovere di condannare con forza. La dialettica politica, anche aspra, non può mai nutrirsi di odio, volgarità e gesti vandalici che qualificano nel modo peggiore possibile chi li compie. Desidero esprimere solidarietà alla comunità politica della destra umbra colpita da questo atto vandalico. Mi auguro che questi non siano segnali prodromici dei prossimi mesi che ci porteranno ad importanti appuntamenti elettorali che debbono veder emergere il confronto su programmi e visioni e non certamente l’odio per gli avversari.», è ciò che ha scritto Andrea Fora, patto civico in regione.
Torno ora (ieri ndr) dalla sede di Fratelli d’Italia dove qualche ”fenomeno” ha imbrattato con scritte ridicole la facciata dei locali! Ricordo analoga situazione alla sede Lega di qualche anno fa! Lo ha scritto Luca Merli, assessore alla sicurezza del comune di Perugia.
«Dimostrazione – dice – che il buon governo del Centro Destra anche a livello locale ha ben operato e, se ne facciano una ragione invece che imbrattare incivilmente le sedi dei partiti! Esprimo, da Segretario della Lega di Perugia e da Assessore alla sicurezza, solidarietà e vicinanza agli amici di Fratelli d’Italia per l’ignobile gesto.»

3 Commenti

  1. Chi con simili gesti si dichiara liberamente fuori dalla società civile deve essere estromesso dalla comunità e relegato ai margini in quanto non idoneo a vivere in democrazia

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*