Una multa annullata per un errore nel numero civico: l’insolita vicenda di una automobilista di Chiusi

Scoperta casuale di contravvenzioni mai notificate grazie a un'altra sanzione

Una multa annullata per un errore nel numero civico: l'insolita vicenda di una automobilista di Chiusi

Una multa annullata per un errore nel numero civico: l’insolita vicenda di una automobilista di Chiusi

Una storia curiosa e sorprendente ha coinvolto una donna di Chiusi, multata dalla Municipale di Perugia per aver violato un semaforo rosso circa tre anni fa. A riportare la notizia sono i quotidiani cartacei di oggi. L’automobilista, tuttavia, credeva di essere sfuggita alle conseguenze della sua azione, poiché non aveva mai ricevuto alcuna notifica nel corso dei mesi successivi.

Ma il tempo passava, e l’importo della multa aumentava a causa delle spese postali, delle notifiche e soprattutto della sanzione che viene applicata a chi non fornisce i dati del conducente: l’infrazione al semaforo comporta anche una decurtazione di 5 punti dalla patente.

La scoperta di questa situazione è avvenuta quando la donna si è recata al Comune di Chiusi per una nuova sanzione notificata. È in quel momento che un impiegato le ha rivelato: “Signora, qui risultano altre due multe a suo carico da parte del Comune di Perugia”.

La donna è rimasta sbalordita, ma ha preso in consegna i verbali che l’addetto comunale di Chiusi aveva cercato di consegnarle per mesi. Tuttavia, non ci era mai riuscito a causa di un semplice errore nell’indirizzo: nel verbale, infatti, era indicato “via… n. 7”, mentre il numero corretto era 71.

L’addetto si era recato all’indirizzo errato e non aveva mai trovato nessuno, quindi aveva riportato i verbali all’ufficio comunale, dove vengono depositati e resi pubblici in attesa del ritiro. Una volta scoperto l’inghippo, l’automobilista si è rivolta agli avvocati Lucia Elena Lepri ed Elisa Francisci, che hanno presentato un ricorso al giudice di Pace di Perugia, Serafina Liosi.

Il giudice ha constatato l’errore, compensato le spese, restituito i 43 euro del contributo unificato alla donna e, soprattutto, le ha permesso di risparmiare la somma di 448 euro e di evitare una decurtazione di 5 punti sulla patente.

La vicenda solleva interrogativi sul sistema di notifica delle multe e sulla correttezza dei dati riportati negli atti. L’errore nel numero civico ha causato una serie di incomprensioni che hanno portato l’automobilista a essere ignara delle multe pendenti. È auspicabile che situazioni simili vengano prevenute in futuro, garantendo una corretta comunicazione tra le autorità competenti e i cittadini.

 

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