Una 15ina di persone, tra cui giornalisti, indagate dalla Procura

Una quindicina di persone, tra cui diversi giornalisti, indagati dalla Procura

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Una 15ina di persone, tra cui giornalisti, indagate dalla Procura

Una 15ina di persone – Nel fascicolo della procura di Perugia, una quindicina di individui, tra cui vari professionisti dell’informazione, risultano sotto indagine per presunti accessi abusivi alle banche dati contenenti segnalazioni di operazioni finanziarie sospette. L’inchiesta, che coinvolge come detto anche diversi giornalisti, svela una presunta attività di dossieraggio in relazione a questi accessi.

Una quindicina di persone, tra cui diversi giornalisti, coinvolte nell’inchiesta della procura di Perugia sul presunto dossieraggio e accessi impropri alle banche dati finanziarie

Secondo le informazioni ottenute dall’Agenzia Nazionale di Stampa Associata – ANSA -, un magistrato è stato convocato per essere ascoltato dai colleghi inquirenti in merito a questa indagine. Allo stesso tempo, un tenente della Guardia di Finanza con precedenti servizi presso la procura antimafia, avrebbe scelto di avvalersi del diritto di non rispondere alle accuse di centinaia di accessi abusivi che gli vengono contestati.

L’indagine si concentra sulla presunta manipolazione delle banche dati finanziarie attraverso accessi irregolari, mettendo sotto la lente d’ingrandimento sia professionisti dell’informazione che figure istituzionali. L’invito a comparire del magistrato indica un ulteriore sviluppo nella fase di istruttoria dell’inchiesta, lasciando aperte molte domande sulla portata delle presunte attività illecite.

La presenza di giornalisti tra gli indagati solleva interrogativi sulla libertà di stampa e sull’etica giornalistica, poiché si ipotizza che alcuni di loro potrebbero essere coinvolti nel reperimento non autorizzato di informazioni sensibili. Questo elemento aggiunge un livello di complessità all’inchiesta, portando alla ribalta questioni cruciali sulla responsabilità e l’etica nel giornalismo.

L’inchiesta, dunque, non solo si concentra sugli accessi abusivi in sé, ma getta luce su una possibile connessione tra il mondo dell’informazione e pratiche illecite. Resta da vedere come si svilupperanno le audizioni dei vari indagati e se emergeranno ulteriori dettagli che possano gettare luce sulla natura e le motivazioni di questa presunta attività illecita.

In conclusione, l’inchiesta della procura di Perugia rivela una complessa trama di presunti accessi abusivi alle banche dati finanziarie, coinvolgendo giornalisti e figure istituzionali. La sua evoluzione potrebbe avere implicazioni significative per il panorama mediatico e sollevare interrogativi importanti sulla protezione delle informazioni sensibili e sull’integrità del giornalismo.

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