Truffa online da quasi 5mila euro, professionista caduto nella rete dei criminali informatici

Truffa online da quasi 5mila euro, professionista caduto nella rete dei criminali informatici

Truffa online da quasi 5mila euro, professionista caduto nella rete dei criminali informatici

Un professionista di 34 anni è caduto vittima di una truffa online che gli è costata quasi 5mila euro. Nonostante la sua familiarità con internet, l’uomo è stato ingannato da criminali informatici che hanno saputo conquistare la sua fiducia.

Tutto è iniziato quando il professionista è stato contattato da un’azienda che gli ha proposto un lavoro online. L’azienda gli ha offerto da 5 a 800 euro per ogni compito completato, che consisteva nel guardare trailer di film e musica su YouTube per aumentare le visualizzazioni e veniva pagato. Gli davano loro l’elenco dei video da guardare ogni giorno. Il pagamento sarebbe stato effettuato tramite Paypal.

Il 34enne ha deciso di approfondire l’offerta e si è trovato di fronte a un contratto formale, con la partita IVA dell’azienda registrata alla Camera di Commercio di Bolzano. A quel punto, la sua fiducia è stata conquistata e ha iniziato a lavorare per l’azienda.

Successivamente, l’azienda gli ha chiesto di investire nel trading online attraverso il loro sito web, connesso con alcune aziende cinematografiche o di musica (ad esempio investire in azioni Disney, Paramount ecc), loro stessi gli avrebbero indicato come farlo perché conoscono bene il mercato essendo esperti. L’uomo ha eseguito un bonifico istantaneo di 800 euro, come richiesto, e ha ricevuto un accredito di 816 euro. Ha continuato a seguire le indicazioni dell’azienda, eseguendo altri bonifici per un totale di quasi 5mila euro.

Tuttavia, la banca del professionista ha sollevato dubbi su uno dei bonifici, considerando il beneficiario sospetto e ha risposto che si trattava di un’attività di trading online e non c’erano problemi. Ma alla fine, si è reso conto di essere stato vittima di una truffa e ha smesso di inviare denaro.

I truffatori, che si fingevano un’azienda di Bressanone, sono scomparsi con i suoi soldi. Ora, dopo aver denunciato l’accaduto ai carabinieri e aver fornito tutta la documentazione degli scambi sui social, il professionista spera di recuperare almeno una parte dei suoi soldi. Ma non sarà un’impresa facile. L’uomo è difeso dall’avvocato Michele Maria Gambini

Questo caso sottolinea l’importanza di essere sempre vigili quando si tratta di offerte di lavoro online e di verificare attentamente le credenziali di un’azienda prima di accettare un lavoro o di effettuare qualsiasi pagamento.

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