Troppe persone in centro a Perugia, chiuso il varco da Largo Cacciatori delle Alpi
di Morena Zingales
In tantissimi si sono riversati nel centro storico di Perugia nell’ultimo sabato di restrizioni della città, grazie al caldo caldo primaverile. Nonostante il centro affollato è andata meglio del previsto, non si è assistiti a risse, liti o scorribande tra giovanissimi. Forze dell’Ordine a controllare tutti i punti strategici della città, oltre ai vicoli del centro, anche i parchi cittadini. La squadra volante ha messo in strada gli agenti in motocicletta.
L’affollamento nel tardo pomeriggio ha costretto la chiusura dell’acropoli a partire dal varco di Largo Cacciatori delle Alpi. Sono stati segnalati una decina di assembramenti, ma niente di preoccupante a parte qualche gruppo di giovanissimi che hanno bevuto alcolici in spazi pubblici. In centro storico, intanto, continuano ad essere chiusi tutti i giorni fino al 30 aprile, oltre alle scalette in piazza Danti e piazza IV Novembre, i giardini Carducci e le aree verdi San Francesco al Prato e del Tempietto.
Il problema di Perugia è che, ahimé, è troppo piccola per contenere tutto l’afflusso di gente nei fine settimana, anche perché tutto di concentra nello spazio di poche centinaia di metri, vale a dire corso Vannucci, piazza Italia e poco altro. Si dimentica troppo spesso che quando la città fu costruita, qualche migliaio di anni fa, non era stata pensata per i futuri tempi del Covid, né tanto meno per l’affluenza alluvionale di gente (più che altro giovani) il sabato pomeriggio. Delle due l’una: o si ripensa totalmente la fruizione degli spazi pubblici, decentrandoli, o si chiude completamente la città, dal momento che non è possibile state tutte le volte a sentire ‘sta musica sugli assembramenti e le movide il sabato pomeriggio. La gente ha comunque il diritto di uscire e di divertirsi, senza doversi ogni volta lasciarsi condizionare da divieti e quant’altro….