Terremoto Marche, sequenza sismica conta oltre 50 scosse
La sequenza sismica, secondo i dati aggiornati alle ore 12 rilasciati dall’Ingv, conta finora 56 scosse, l’ultima delle quali è avvenuta alle ore 11,51, di magnitudo 2.2. Le due scosse più forti, invece, sono state quella delle 7,07 e quella avvenuta pochi minuti dopo, alle ore 7,12, di magnitudo 4.0.
Il terremoto è stato avvertito in un’ area molto vasta lungo la costa adriatica, dal Friuli Venezia-Giulia alla Puglia. Il Catalogo dei Terremoti Italiani evidenzia, nelle vicinanze dell’epicentro dell’evento di oggi, alcuni terremoti di magnitudo intorno a 5.0, come quello del 30 ottobre 1930 nei pressi di Senigallia (magnitudo 5.8), il più significativo della costa settentrionale marchigiana avvenuto nel Novecento.
Nel video, realizzato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), è possibile vedere la propagazione sulla superficie terrestre delle onde sismiche generate dal terremoto avvenuto alle 7,07 italiane al largo della costa marchigiana, di magnitudo 5.5.
L’epicentro si trova nella provincia di Pesaro-Urbino, a circa 31 chilometri dalla città di Fano e a 35 chilometri da Pesaro. Il terremoto ha avuto origine ad una profondità di circa 7 chilometri.
L’animazione mostra onde in diversi colori: quelle blu indicano il movimento del suolo verso il basso, mentre quelle di colore rosse sono per i movimenti verso l’alto.
Nell’immediatezza delle forti scosse sismiche registrate con epicentro sulla costa marchigiana del Pesarese, oltre a sentirsi con il capo dipartimento di Protezione Civile Fabrizio Curcio, il presidente della Regione Francesco Acquaroli ha ricevuto la chiamata della presidente del Consiglio Giorgia Meloni con la quale “sono in continuo contatto”. Lo ha riferito il governatore durante il punto informativo sulla situazione dopo il sisma nelle Marche, avvertito in varie regioni d’Italia.
“Al momento – ha riferito -, per le notizie in nostro possesso, non ci sono state segnalazioni di danni particolarmente gravi, di crolli ma occorre aspettare sempre la valutazione finale delle verifiche. Ci sono sopralluoghi in corso in strutture private e pubbliche, sanitarie, sede istituzioni, scuole. Siamo tutti in allerta e monitoriamo la situazione”.
Intanto si sono riuniti il comitato provinciale per la sicurezza di Ancona e Pesaro Urbino e il Centro Operativo Regionale (Cor), un’altra riunione di aggiornamento è prevista per le 16:30 con successivo punto informativo, per monitorare la situazione.
“Esprimo la mia vicinanza ai cittadini, ai sindaci, al governo della Regione Marche, ancora una volta interessata da un forte sisma, che per fortuna non ha avuto conseguenze per la popolazione e prodotto apparentemente solo danni lievi. Aspettiamo gli accertamenti, ancora in corso, anche nelle aree già colpite dal sisma del 2016. Non c’era bisogno di questo nuovo evento per ricordarci che le Marche, come le aree interne dell’Appennino e molte altre del Paese, sono caratterizzate da un rischio sismico elevato, che richiede il massimo sforzo sulla prevenzione. Con la ricostruzione dopo il terremoto del 2016 – dice il Commissario Straordinario Sisma 2016 Giovanni Legnini – stiamo restituendo ai cittadini case e strutture pubbliche sicure, ma dobbiamo pensare anche alla messa in sicurezza degli edifici che allora non furono danneggiati, molti dei quali hanno caratteristiche di forte vulnerabilità. Serve un approccio sistemico, che non si limiti alla riparazione dei danni, ma che punti alla riduzione del rischio, anche riorientando a questo fine il superbonus 110% e l’intero sistema delle detrazioni fiscali sull’edilizia”.
Terremoto Marche, crollano blocchi di intonaco nella stazione, tragedia sfiorata 🔴 VIDEO
Terremoto 5,7 scossa forte nelle Marche: trema tutto il Centro Italia 🔴 VIDEO
Commenta per primo