Tentato omicidio a Città di Castello, udienza in tribunale a Perugia

un albanese avrebbe travolto volontariamente un diciassettenne

Maltrattamenti in famiglia, ordinanza del Giudice, allontanamento, violenza

Tentato omicidio a Città di Castello, udienza in tribunale a Perugia

 

Tentato omicidio a Città di Castello – Un ragazzo albanese di 24 anni è accusato di aver intenzionalmente investito con la sua auto un egiziano di 17 anni. Secondo l’accusa, l’azione avrebbe avuto come movente una vendetta familiare, con il presunto autore che avrebbe mirato a colpire il fratello della vittima. Ieri pomeriggio si è tenuta l’udienza per la convalida del fermo.

Il diciassettenne, ora ricoverato in ospedale, necessita di un nuovo intervento chirurgico alla gamba gravemente lesionata. Dal suo letto d’ospedale, ha dichiarato: “Si è lanciato con l’auto contro di me, voleva uccidermi”. L’incidente è avvenuto giovedì scorso in un parcheggio vicino al commissariato di polizia di Città di Castello.

Il 24enne albanese, appena uscito dagli uffici della polizia, avrebbe notato il giovane egiziano in attesa e avrebbe diretto la sua vettura verso di lui, schiacciandolo contro un’altra auto prima di allontanarsi. La polizia ha rintracciato l’aggressore poche ore dopo a Umbertide. Le condizioni del giovane ferito sono serie, con una prognosi provvisoria di 40 giorni a causa delle fratture riportate.

Gli investigatori contestano all’albanese il reato di tentato omicidio, basandosi sulla brutalità del gesto e sulle gravi conseguenze che avrebbe potuto comportare. Nel pomeriggio si terrà l’udienza per la convalida del fermo, durante la quale verrà valutata la consistenza delle accuse.

Il ragazzo ferito sembra essere vittima di un conflitto tra il fratello maggiore, un 26enne egiziano, e l’aggressore albanese. La tensione tra i due sarebbe nata a causa di affitti non pagati e altri dissapori, culminati in un incontro fortuito al commissariato dove entrambi si erano recati per denunciare l’altro. All’uscita, l’albanese avrebbe colto l’occasione per mettere in atto una vendetta trasversale.

Attualmente, l’albanese è detenuto nel carcere di Capanne in attesa di ulteriori sviluppi. Non ha ancora avuto modo di fornire la propria versione dei fatti, che potrebbe far luce su eventuali altre motivazioni o circostanze non ancora emerse.

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